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MILANO. Quasi 4 milioni le donne coinvolte ogni giorno con il diabete e 1,9 milioni risultano malate.

Creato il 08 marzo 2016 da Agipapress
MILANO. Quasi 4 milioni le donne coinvolte ogni giorno con il diabete e 1,9 milioni risultano malate.MILANO. “Sono  circa 4 milioni, 1 su 8, le donne coinvolte quotidianamente con il diabete, 1,9 milioni ne soffrono in prima persona, una quota uguale, se non superiore visto che sono oltre 4 milioni in totale le persone con diabete in Italia, per ‘procura’ occupandosi ogni giorno di figli, mariti o compagni con questa malattia. A tutte loro vogliamo dedicare il convegno ‘Donna  e diabete in Regione Lombardia’, che Associazione Amici del Diabetico ha organizzato domani a Milano, al Palazzo della Regione Lombardia, in collaborazione con ASST Fatebenefratelli Sacco e Regione Lombardia”, spiega Antonino Arini presidente Associazione Amici del Diabetico Onlus. “La differenza di genere nelle cure è particolarmente rilevante nel diabete, poiché le donne con questa malattia, indipendentemente dallo stato menopausale e gestazionale, rispetto agli uomini, non solo sono più a rischio di malattie coronariche, ma hanno anche una prognosi peggiore dopo l’infarto e più probabilità di morte a seguito di malattie cardiovascolari”, dice Arini. “L’obiettivo di questo evento, va però oltre – aggiunge. Vuol mettere in luce i diversi ruoli della donna sia nel percorso di gestione della propria malattia, sia nel ruolo di care giver.  L’aumento della prevalenza del diabete, con l’aumento dei costi sia diretti che indiretti, la situazione economico-finanziaria e i vincoli di finanza pubblica, richiedono ai Governi di occuparsi della sostenibilità nel tempo della spesa sanitaria e, più in generale, dell’intero modello di welfare: “La salute di genere è ormai un’esigenza del Servizio sanitario ed è necessario individuare all’interno delle strutture pubbliche percorsi che garantiscano la presa in carico della persona, tenendo conto della differenza di genere, per dare continuità di cura e aderenza al “patto terapeutico”, per ottenere una sempre maggior appropriatezza e personalizzazione della terapia”.

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