MILANO. La Giunta regionale, su proposta
dell'assessore allo sport e politiche per i giovani Antonio Rossi, in accordo
con il vicepresidente e assessore alla salute Mario Mantovani e l'assessore
all'Istruzione, formazione e lavoro Valentina Aprea, ha approvato le linee
guida del progetto “A scuola di sport” dedicato all'educazione motoria nella
scuola primaria di primo grado, finanziandolo con quasi un milione di euro.
IL PROGETTO DELLO SCORSO ANNO. "Con questo provvedimento - spiega
l'assessore Rossi - intendiamo promuovere sulla base delle esperienze maturate
negli anni scorsi, un'iniziativa regionale per l'implementazione del progetto
pilota di alfabetizzazione motoria". "Lo scorso anno abbiamo
anticipato nelle scuole primarie lombarde - è la sottolineatura dell'assessore
Rossi -, la realizzazione del progetto nazionale per la promozione
dell'attività motoria e sportiva a scuola, realizzato nella cornice del
protocollo Miur-Coni nazionale. In attuazione dell'Accordo di programma quadro
per lo sviluppo e il rilancio dello sport in Lombardia, la Regione ha
sottoscritto una convenzione con il Coni regionale, mettendo a disposizione 1,3
milioni di euro, che hanno consentito di ampliare la portata del progetto
nazionale".
Nelle scuole però occorre maggiore sport. "Abbiamo riscontrato l'esigenza
- sottolinea Rossi - di radicare più profondamente il progetto di attività
sportiva nella scuola primaria nella programmazione didattica, sin dall'avvio
dell'anno scolastico, e di raggiungere il maggior numero di scuole primarie
possibili, rivolgendo una particolare attenzione anche agli alunni portatori di
disabilità. Nella realtà lombarda sono presenti circa 22.000 plessi, la
capillare diffusione del progetto in tutte le scuole rappresenta l'obiettivo a
cui tendere nel prossimo quinquennio, offrendo in tal modo l'opportunità di
partecipare ad attività motorie e di gioco sport anche a quegli alunni che non
praticano attività sportive al di fuori dell'ambito scolastico. Obiettivo tanto
più importante, se si considera l'attuale momento di recessione economica che
spinge molte famiglie a demandare solo all'istituzione scolastica il compito di
educare attraverso il movimento, rinunciando alle attività in orario
extrascolastico e a carattere prevalentemente sportivo a pagamento".
Le finalità del progetto è il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti
sottoscrittori e aderenti dell'Adpq, e rappresentativi delle diverse
Istituzioni che hanno a che fare con lo sport. In particolare ciascun soggetto,
coerentemente con quanto definito dall'Adpq parteciperà al cofinanziamento del
progetto. Oltre a Regione, interverranno Coni Lombardia, Cip Lombardia, Usr,
Anci Lombardia e Unione Province lombarde.
IL PROGETTO - "Il Progetto di attività sportiva nella scuola primaria
2014/2015 - spiega l'assessore Rossi - i cui contenuti didattici saranno
oggetto di un progetto esecutivo, è rivolto alle classi 1 e 2 delle
scuole primarie e prevede un intervento di un'ora settimanale di un esperto
Laureato in Scienze Motorie che affiancherà il docente titolare della scuola nella
conduzione della lezione di Educazione Fisica una volta la settimana. La seconda
ora settimanale di Educazione Fisica sarà effettuata dall'insegnante di classe.
Inoltre integriamo il progetto nazionale Coni-Miur 'Sport a Scuola' per le
classi terze, quarte e quinte".
"Il progetto – aggiunge l'assessore - avrà una durata complessiva di 20
settimane, per un totale di 20 ore distribuite nell'arco dell'anno scolastico,
da definirsi nel calendario della programmazione didattica 2014-2015, a partire
indicativamente dal mese di novembre 2014; oltre alle scuole, dovrà prevedere
il coinvolgimento dei Comuni ed eventualmente di altri soggetti territoriali,
quali società sportive locali e di zona, sia al fine di promuovere le
opportunità di lavoro ai giovani laureati in scienze motorie, sia per la
diffusione di attività sportive anche poco conosciute e di nuova fondazione tra
i ragazzi".
Le figure cardine. "Saranno tre le figure cardine su cui si baserà il
tutto - conclude l'assessore Rossi - oltre a un insegnante curricolare ci
saranno anche un esperto e un supervisore". L'insegnante curricolare avrà
il compito di programmare l'attività didattica concordata e condivisa con
l'esperto, compartecipare con l'esperto di una lezione settimanale, collaborare
con l'esperto nelle rilevazioni dei monitoraggi. L'esperto partecipa alla
programmazione dell'attività didattica concordata e condivisa con l'insegnante
titolare, mantiene un costante dialogo con il supervisore riguardo
l'impostazione progettuale, svolge lezioni frontali in presenza dell'insegnante
di classe, si occupa di effettuare le rilevazioni per i monitoraggi. Il supervisore, individuato tra coordinatori
provinciali di Educazione fisica, svolge attività di formazione territoriale,
accompagna e supporta la programmazione del progetto nelle sue varie fasi."La scelta, inoltre, di coinvolgere nell'iniziativa
le realtà scolastiche in grado di integrare le risorse regionali con altre
forme di cofinanziamento (come i Comuni) - prosegue Rossi - ha rappresentato un
valore aggiunto all'intervento, in un'ottica di compartecipazione del
territorio in chiave sussidiaria".