Milano-Sanremo 2012 : i favoriti e gli outsiders

Creato il 15 marzo 2012 da Fuoridibici @fuoridibici

Sarà l’edizione numero 103 della Milano-Sanremo quella che sabato mattina prenderà il via dalla classica cornice del Castello Sforzesco per poi sfilare per le vie del capoluogo meneghino prima della partenza ufficiale da via della Chiesa Rossa alle ore 10. Come ogni anno i giorni che precedono la Classicissima sono carichi di adrenalina per i corridori ma anche per gli appassionati. Le scommesse si sprecano e anche noi di FUORIdiBICI ovviamente non ci sottraiamo al gioco dei pronostici.

I FAVORITI

Se si vuole andare sul sicuro non c’è niente di meglio da fare che puntare su Mark Cavendish, in un eventuale sprint a ranghi compatti non vediamo chi possa superarlo. Ma siccome alla Sanremo nulla è dato per scontato, non ci sarebbe da stupirsi più di tanto se un Oscar Freire (al suo ultimo anno di carriera), un Tom Boonen, un Daniele Bennati, un Peter Sagan o un André Greipel riuscisse a piazzare la propria ruota davanti a quella del britannico.

Clamoroso sarebbe invece un bis di Matthew Goss, la sorpresa dello scorso anno. Più probabile un tentativo di allungo nel finale da parte di Fabian Cancellara, il Treno di Berna ha già all’attivo una vittoria alla Sanremo ottenuta grazie a una delle sue poderose accelerazioni. Se si inizia a parlare di colpi di mano però non si può non tenere in forte considerazione un possibile scatto di Vincenzo Nibali sul Poggio. Il freschissimo vincitore della Tirreno-Adriatico ha promesso di disputare una corsa d’attacco e, conoscendo la sua tenacia e il suo coraggio, possiamo scommettere che non deluderà i tantissimi tifosi che lo seguono a bordo strada.

GLI ITALIANI

Non ci sono solo Nibali e Bennati tra i possibili protagonisti italiani della classicissima di sabato. Il veterano Alessandro Petacchi, ritiratosi nella quinta tappa della Tirreno-Adriatico, non è sembrato molto brillante negli sprint disputati alla corsa dei due mari, ma la Sanremo ormai la conosce come le proprie tasche e, se la condizione fisica lo supporterà, sarà di sicuro insieme ai favoriti a giocarsi la vittoria. Filippo Pozzato rimane un grosso punto interrogativo, ha ripreso a correre immediatamente dopo il doppio intervento alle clavicole, rischiando anche molto, ma una corsa dura, unita alla lunghezza del percorso potrebbe giocare a suo sfavore. Ci attendiamo invece belle soprese dai nostri giovani emergenti. Manuel Belletti sarà la punta di diamante dell’AG2R (insieme a Rinaldo Nocentini ). Sacha Modolo è già una bella realtà, ha già sfiorato il podio nell’edizione 2010 della classica di primavera al suo primo anno da professionista, potente e agile, può giocare le proprie carte in una volata di gruppo. Stesso discorso per Elia Viviani. Il veronese ha diritto ad un posto di tutto rispetto nei pronostici ma, correndo per la Liquigas-Cannondale, potrebbe risentire della concorrenza all’interno del team sulla quale torneremo più avanti. Dispiace non vedere schierato al via Andrea Guardini, dominatore delle volate al recente Tour di Langkawi ma il suo ds Luca Scinto ha preferito lasciarlo a casa puntando tutto su Pozzato e su Oscar Gatto.

GLI ALTRI POSSIBILI OUTSIDERS

Sono davvero tante le potenziali sorprese di questa edizione della Milano-Sanremo, a cominciare da Tyler Farrar. Non abbiamo inserito lo statunitense della Garmin-Barracuda tra i favoriti perché negli scorsi anni non è mai riuscito a mettersi in luce, un 46° posto il suo migliore piazzamento ottenuto nel 2010. Non è comunque da sottovalutare, Farrar. Così come da tenere d’occhio sono il belga Greg Van Avermaet, il tedesco John Degenkolb e il bielorusso della Française Des Jeux Yauheni Hutarovich, quest’ultimo sempre ben piazzato nelle volate di gruppo. Un discorso a parte meritano Philippe Gilbert e Thor Hushovd.

TROPPI GALLI NEL POLLAIO ?

Per la serie “troppi galli nel pollaio”, si pensava che ad avere problemi di abbondanza potesse essere la Bmc con la contemporanea presenza dell’asso pigliatutto Gilbert e del campione del mondo 2010 Hushovd, senza dimenticare il belga “di riserva” Van Avermaet, autore di un bellissimo numero lo scorso anno. A complicare però i piani della corazzata di John Lelangue sono sopraggiunti problemi per entrambi i capitani designati. Gilbert ha dovuto dare forfait dopo la quinta tappa della Tirreno-Adriatico, ha convocato in tutta fretta una conferenza stampa per annunciare che era stato colpito da un attacco febbrile. Thor Hushovd ha disputato una Parigi-Nizza senza particolari acuti (un 5° posto sul traguardo di Nizza nella penultima tappa), anche per lui pare ci siano stati problemi a livello fisico, più probabile che il norvegese abbia impostato la preparazione invernale con l’obiettivo di essere al top per Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix. Dovessimo azzardare però un nome tra i due capitani dello squadrone statunitense, punteremmo su Hushovd.

Ma il vero enigma di quest’edizione della Milano-Sanremo potrebbe essere la Liquigas-Cannondale. Tre punte: Vincenzo Nibali per un finale a sorpresa, Elia Viviani e Peter Sagan per la volata. Non sono ancora chiare le gerarchie all’interno del team per la corsa di sabato. Nibali potrebbe sentirsi appagato dopo la splendida vittoria alla Tirreno-Adriatico, ma dubitiamo che possa prendere il via da Milano solo per fare da spettatore e lui stesso ha lasciato intendere di avere in mente un piano per far saltare il banco nel finale di gara. Un tentativo di Nibali, dunque…ma chi tra Viviani e Sagan sarà il designato per la volata qualora la Sanremo si dovesse decidere allo sprint? Ovvio che in una corsa di quasi 300km tutto può succedere ed è meglio avere più carte da giocare piuttosto che puntare su un solo leader che nel momento cruciale potrebbe tradire le aspettative. Sagan sembra in uno straordinario momento di forma, secondo alcuni addetti ai lavori sarebbe lui il favorito in assoluto insieme a Cavendish. Sia lo slovacco che Viviani, entrambi ancora molto giovani, dovranno comunque misurarsi con la lunghezza del percorso e le insidie nascoste dietro ogni curva, perchè si sa che la Sanremo non è una corsa come tutte le altre.


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