MILANO. L’ondata
di caldo torrido che da settimane imperversa sulla pianura padana, con medie
superiori all’estate record del 2003, sta causando disagi anche ai pendolari di
Trenord.
Ed è la stessa società di trasporto che con un comunicato stampa, si è
voluta scusare con i viaggiatori costretti negli ultimi giorni a tragitti più
estenuanti del solito per i ritardi e per il gran caldo. Le temperature che hanno sistematicamente superato i 35 gradi hanno causato su alcune vetture il blocco temporaneo dei sistemi di condizionamento che solo in alcuni casi è stato possibile resettare. “Per questo – spiega Trenord - sono in corso azioni mitigative straordinarie a bordo treno e nelle stazioni, oltre che un crash program dell attività manutentiva. Il problema dell'aria è fortemente connesso all'età della flotta. Oltre la metà della flotta di Trenord - composta da vetture doppio piano, media distanza e piano ribassato - ha un età media di 33 anni. Sulla maggior parte di queste carrozze gli impianti di climatizzazione sono stati installati solo successivamente alla loro entrata in servizio. Con le temperature estreme di questi giorni e dopo turni ininterrotti sotto il sole cocente scatta il blocco del sistema refrigerante".
Non ci sono invece
stati problemi per i passeggeri che hanno potuto usufruire dei 200 convogli più
moderni e già dotati di condizionamento compresi i recentissimi 41 – entrati in
funzione a metà 2014 – frutto di un investimento di oltre 500 milioni di euro. Con la fine del 2015 e la conclusione di Expo Trenord dovrebbe mandare in pensione anche i treni più “caldi” e obsoleti.
di Filippo Cavazza
