Milano è signorile, ma non altezzosa. E’ elegante e appariscente.
Milano è una corsa al ritmo di un orologio che segna i secondi. E’ arrivare in tempo sulla metro perché aspettare la carrozza successiva sarebbe già troppo tardi.
Milano è incontrare venditori di vecchi libri usati, sottolineati e vissuti, magari con il prezzo in lire. E’ bello fermarsi e sentire un profumo di passato e di ricordi insieme. Un mondo infinito di pensieri, parole, storie e incontri.
Milano ha la bellezza delle piccole cose, visibili forse solo agli occhi di un poeta. E’ il rovescio di un arazzo meraviglioso che lascia intravedere incredibili disegni. Ogni strada ha il suo tesoro, ogni angolo la sua storia.
I palazzi e le ville costringono a fermarsi con il naso all’insù. E’ un attimo: le sale si illuminano di musica e balli, ai davanzali si affacciano dame e cavalieri: è l’incanto di una notte milanese.
Milano è anche povera, sola e infreddolita. E’ una vecchia con un volto di rughe e gli occhi spenti che tremante stringe un bicchiere di carta sul ciglio della strada. Spesso passa inosservata, confondendosi con il grigio del portone alle sue spalle. A volte qualcuno si ferma e le dona un sorriso o una moneta: la vita è bella per questi piccoli incontri d’amore.
Di sera invece la città mette i tacchi a spillo e il rossetto rosso: un minuto in più davanti allo specchio e poi via, tra ristoranti scintillanti e locali che non dormono mai. Non c’è silenzio stanotte: scoppiano risate, i bicchieri fanno cin cin, si festeggia la vita. Presto rintocca la mezzanotte, è già domani, è già ora di ricominciare perché la vita è sempre un inizio ma come inizia devi sceglierlo tu.
Milano stupisce, sorprende e fa sognare. Come quei tre ragazzi che tra archi e spartiti riempiono di musica le stazioni della metro. E’ un concerto di desideri, di sogni e di speranza. Qualcuno si ferma e ruba i più belli e se ne fa custode.
Mette fame Milano e porta allegria con le sue pasticcerie e i suoi caffè che – troppo spesso per i golosi – invadono le strade dei loro profumi e sapori. Anche se sono le sette di lunedì mattina la città sa essere di buon umore, complice qualche baffo di cioccolata da far sparire prima di entrare in ufficio.
Non è vero che Milano è grigia e triste: si riempie di mille e un colore d’autunno: è una poesia silenziosa e fiabesca. Il cielo è bianco e piove un poco. Lascia a casa l’I-phone e cammina in un parco senza meta: è una bellezza che sa di magia.
Poi c’è il Duomo. Da ogni parte svela un particolare, da ogni angolatura suscita nuove emozioni. Ci si perde tra il mistero e l’infinito delle sue guglie e dei suoi pennacchi. Lo sguardo si ferma su quella statua dorata che brilla tra la terra e il cielo. C’è un senso in questa vita?
Non c’è il buio a Milano, ma nelle notti più serene qualche stella si accende anche qui. C’è tempo e spazio per sognare i tuoi sogni più belli.