Dal 24 al 29 febbraio 2016 la Milano Moda Donna è tornata protagonista con la presentazione delle collezioni donna fall/winter 2016/2017, portando in passerella un totale di 182 sfilate, oltre ai 13 eventi correlati. Ancora una volta Mercedes si conferma sponsor ufficiale di Milano Moda Donna, evento organizzato da Camera Nazionale della Moda Italiana che, con i due appuntamenti annuali, sono il momento più atteso dal fashion system a livello internazionale. Ad aprire il sipario giorno 24 è stato Grinko che ha poi passato il testimone a Gucci, Alberta Ferretti, N°21, Fausto Puglisi, Francesco Scognamiglio e Roberto Cavalli.
Per scoprire i must-have per la prossima stagione fredda, eccovi un resoconto dei sei giorni di sfilate.
Grinko apre la settimana della moda, presentando una collezione nella quale il designer mescola ispirazioni concettuali e sentimenti neoromantici, cenni di epoche diverse e la tendenza a un viaggio introspettivo tra tempi e luoghi diversi. Il Goldenfish è il leitmotiv della collezione, un pesce immaginario che dalle stampe si trasfigura in applicazioni sui bomber e sugli abiti. Blugirl presenta una collezione dalla femminilità onirica e romantica, giocando con le trasparenze e le contrapposizioni. Camicie dai colli vittoriani, gonne in tulle e abiti lunghi stampati che fluttuano seguendo il movimento sinuoso del corpo. Alberta Ferretti compie un salto nel passato, tornando ai primi del Novecento: preziosi pigiami di velluto o di seta intarsiata di pizzo si mescolano con la pelliccia, gli abiti da sera sono decorati da colorati ricami floreali e il tweed si rinnova sotto forma di abiti scolpiti con inserti jacquard. A chiudere la prima giornata di sfilate è Roberto Cavalli che arriva alla vera essenza della femme fatale, nella quale convivono l’estetica della Belle Epoque con la sfrontata sensualità del rock. Una collezione composta da pantaloni a vita alta, jeans a zampa, maxi cappotti e lunghi abiti trasparenti in cristalli.
Grinko
Blugirl
Alberta Ferretti
Roberto Cavalli
Karl Lagerfeld per Fendi si ispira al movimento delle onde e le trasforma in dettaglio per le preziose pellicce intarsiate, volants e maxi ruches innervano i miniabiti e fuoriescono dalle gonne a pieghe. Ogni abito, ogni creazione, ogni accessorio è frutto di quella maestria artigianale che da sempre contraddistingue Fendi, come le stole di volpe o le maxi borse in pelliccia multicolore. La donna di I’m Isola Marras è unica, poliedrica, eccentrica e razionale. È una viaggiatrice con foulard sul capo, zaino in spalla, maxi abiti, gonnelloni e camicie ampie con stampe colorate, geometriche e floreali dal sapore folkloristico. Una diva anni ’40 per Les Copains dove giacche e pantaloni dallo stile mannish vengono abbinati a bluse e gonne a tubo, morbide o plissé, in pizzo o tulle. Punto focale di questa collezione è anche la maglieria, over e romantica con ricami e ruches.
Fendi
I'm Isola Marras
Les Copains
Sportmax, per l’autunno/inverno 16-17 rivede il suo DNA urbano alla luce di influenze marocchine e di militare rigore. Le ceramiche di Marrakech ispirano i patchwork delle giacche boxy o divengono decoro sui cappotti in feltro lunghi e dritti. I colori dei tappeti Kilim e i motivi camouflage si trasformano in intarsi preziosi sul coat in visone, in strisce multi color nella gonna “a collage”, o ricreati su maglie over e sui maxi cappotti. Il circo domina la collezione di Elisabetta Franchi, dove colori e forme ispirate al Cirque du Soleil si mescolano al rigore delle uniformi: micro giacche profilate d’oro, pantaloni a vita alta, lunghi cappotti militarie e fluidi abiti in chiffon. Creazioni dal sapore urbano e sportivo per Versace, pensate per le donne di oggi forti, attive e ricche di personalità. Sulla passerella sfilano cappotti sartoriali, minigonne in pelle, maglie con macro paillettes fluo e slip dress.
Sportmax
Elisabetta Franchi
Versace
Bottega Veneta, con la nuova collezione, indaga sul significato dell’eleganza, scandagliando i fondali del bel vestire borghese, depurandolo. La collezione risulta essere composta da capi interscambiabili, da look da scomporre e ricomporre a proprio piacimento: tuxedo maschile in velluto, abiti in chiffon, pea coat doppiato, coat in cachemire, maglioni over, gonne a pieghe, shift dress e gli immancabili tailleur. Ermanno Scervino trova ispirazione nel mondo delle Arti, presentando una passerella dove maschile e femminile convivono. Abiti in pizzo millefoglie, cappotti dal rigore militare, tailleur vittoriani, bustier con maxi gonne e lunghi vestiti dai profondi spacchi. Il tutto, condito da dettagli preziosi come colli asimmetrici in pelliccia e caschi in volpe conferendo un tocco urban alla collezione. Femminilità sensualità, minimalismo e rigore per il brand Jil Sander, i cui abiti disegnano nuove forme di eleganza svelata da pieghe, drappeggi e asimmetrie.
Bottega Veneta
Ermanno Scervino
Jil Sander
Marni, per l’autunno/inverno, gioca sulle proporzioni e sulla loro distorsione proponendo abiti dalle maniche scultoree e arrotondate, top fissati sulla schiena con lunghi nastri, pullover ad intarsi e cappe regali e asimmetriche. Salvatore Ferragamo porta in passerella una palette estremamente variegata: dal classico black and white a colori molto decisi come il giallo ciclamino, l’azzurro e il rosso. Righe, sia orizzontali che a zig zag, abiti di lunghezza media che fluttuano sulla passerella; una collezione rigorosa senza rinunciare alla seduzione del colore. In Trussardi, il mondo dell’equitazione incontra quello metropolitano, il cui risultato sorprende e affascina. Bluse in seta vengono abbinati a pantaloni ampi, cappotti in velluto, jodhpur in suede e in pelle, oltre ai lunghi maglioni.
Marni
Salvatore Ferragamo
Trussardi
L’ultimo giorno della Milano Moda Donna vede sfilare 9 brand tra cui Re Giorgio Armani, in cui il velluto diventa il vero protagonista dell’autunno/inverno 16-17. Gioca con la luce e i riflessi, creando un immaginario seducente, onirico ed emozionale. Dominano i tailleur in black velvet, piccole giacche, cappe asimmetriche, caban super femminili, abiti bustier tempestati di jais e lunghe tuniche in chiffon e cristalli. A seguire Arthur Arbesser, Mila Schön, Vivetta e Piccione.Piccione che sfila per la prima volta in calendario, chiudendo un’intensa settimana di passerelle milanesi con il claim “Omnia vicit Amor”, con il quale il designer di origini siciliane Salvatore Piccione, spiega il suo mondo idilliaco.
Giorgio Armani
Arthur Arbesser Mila Schon Vivetta
Piccione.Piccione