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Milena Gabanelli, Report e M5S

Creato il 20 maggio 2013 da Batsalegio @batsalegio

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E ci risiamo, basta che qualcuno ne parli, forse anche un pò male, per diventarne automaticamente un nemico.
Nel caso della Gabanelli, vedi Report ieri, addirittura una traditrice, una giornalista pagata dal servizio pubblico, una “Pennivendola”.

Come se, visto che loro l’avrebbero candidata alla Presidenza della Repubblica, tutta di un tratto avrebbe dovuto smettere i panni, della tanto elogiata, giornalista imparziale ed essere riconoscente al Movimento.

Se analizziamo i candidati alle Quirinarie del M5S, non ce ne uno ad oggi che si sia dichiaratamente aperto al Movimento. Rodotà è sempre presente alle manifestazioni di SEL, Gino Strada si è defilato, Prodi, beh è chiaro.

Addirittura la Bonino è ministro di un governo di fatto non votato da nessuno.

Quello che la Gabanelli ha analizzato è solo e soltanto che la discesa in politica di Casaleggio e di Grillo, ha comportato comunque una convenienza economica ad entrambi. É lecito pensare che più accesi sono i toni usati dal Blog di Grillo, che ricordiamo è il portavoce, e fondatore del Movimento Cinque Stelle, e più numerosi sono i visitatori no?

Visto che nessun sito di partito ha un banner pubblicitario, e che comunque tutto ciò è assolutamente lecito, è altrettanto lecito pensare se ciò sia opportuno.

Nulla di sbagliato, se ne può parlare.

Ma invece no.
In Italia possiamo dire che Berlusconi è un Puttaniere, che Bersani è Gargamella, che sono tutti Morti, che stanno stuprando la costituzione, ma non possiamo parlare del M5S e di Grillo.

Non possiamo parlare del Flop in Friuli, nonostante qualcuno annunciò l’ormai imminente conquista della prima regione.

Non possiamo parlare dei Flop dei recenti comizi,

Non possiamo dire che alcuni post di Grillo sono orribilanti,

Non possiamo parlare del pasticcio sugli scontrini autocreato,

Non possiamo parlare della smania di aggiudicarsi poltrone in commissione,

Non possiamo dire che gli Interventi di Di Pietro in Parlamento contro Berlusconi, erano molto più incisivi di quelli che gira su internet dei movimentisti.

Bisogna parlare male solo degli altri.



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