Marco Malvaldi ha la pregiata capacità di rendere ironico il tragico, senza esagerare, senza mai rischiare di scivolare nel grottesco; l’autore riesce a presentare i suoi personaggi donando umanità, sdegno e simpatie, ogni suo racconto strappa sorrisi al lettore. Personalmente mi sono molto affezionata ai vecchietti del BarLume, e potrei innamorarmi del barrista Massimo (ebbe si a volte pecco di masochismo), ma ho apprezzato molto anche Milioni di milioni, sebbene non appartenente alla serie di Pineta.
Monteso di Marittimo, un paesino toscano arroccato su una collina di circa ottocento anime con una pendenza di ventiquattro gradi, attende l’arrivo di due studiosi, due giovani zelanti vogliono, infatti, capire perché il paesello è considerato il più forte d’Europa. Ma non cadiamo nel tranello, quello della forza non è solo leggenda: è noto che i pochi abitanti della collina si sfidano una volta all’anno nella famosissima “Festa della Panca”. I partecipanti devono trasportare una panca della malcapitata Chiesa lungo un tragitto storico, vince chi per primo poggia la panca al traguardo e urla una frase che da sola, assieme alla leggenda, vince il premio simpatia.
Eh, la Festa della Panca è una cosa bellissima. La facciamo tutti gli anni per Sant’Antonio. È il nostro modo per festeggiare l’anno nuovo. Allora, succede questo…
Piergiorgio Pazzi, fisiologo, e Margherita Castelli, ricercatrice di Filologia Romanza, sono i protagonisti, un po’ sfortunati, della nostra storia. Arrivati per procedere con la loro ricerca, subiscono, in ordine, la settimana più nevosa dell’anno, rimangono bloccati all’interno del piccolissimo centro del paese, e devono, deve lui, dimostrare la sua innocenza di fronte a un incredibile delitto. La bufera di neve oltre al freddo porta un morto, ma non un morto naturale bensì un morto ammazzato. Sfortuna vuole che a morire sia la proprietaria della camera dove alloggia Piergiorgio, la maestra del paese, Zerbi Palla (tutti lì si chiamano più o meno Palla). I misteri della camera chiusa portano sempre equivoci, inganni, e fraintendimenti, assieme ai segreti dei protagonisti.
Il ritmo è veloce, la storia simpatica, non oserei definirla intrigante ma sicuramente regge, ma più di tutto conquista lo stile di Marco Malvaldi, sempre attento alle sfumature umane, ai sui pregi e difetti, trasporta il lettore dall’ovvio, quasi stereotipato, fino alla verità a volte scomoda.
In realtà i protagonisti, giovani, hanno ben pochi segreti da custodire, se non una palese attrazione di Piergiorgio nei confronti della collega, eppure si ritrovano a dover vestire i panni del detective, e nel mezzo di ragionamenti e scontri tra matematica e letteratura, scovare il vero colpevole.
Orazio lo sapeva, che la sua poesia sarebbe sopravvissuta. E che noi, migliaia di anni dopo, avremmo continuato a leggere le sue strofe. E che quelli che verranno dopo di noi continueranno a leggerle, per i prossimi cinque miliardi di anni, più o meno. La scienza trova la verità, va bene, ma devi ammettere che la letteratura aiuta a sopportarla
Titolo: Milioni di milioni
Autore: Marco Malvaldi
Editore: Sellerio
Anno: 2012
Prezzo: Euro 13,00 – Ebook 8,99 Euro