Il Parque das Nações furealizzato in occasione dell' EXPO 1998 che coincideva tra l'altro con i 500 anni dei viaggi di Vasco da Gama nelle Indie. Prima di allora la zona era un'area industriale ad alto inquinamento e degradata, comprendente raffinerie petrolifere, stazioni di trattamento dei residui solidi e installazioni portuarie. Il progetto del Parco è di proporzioni enormi, sia dal punto di vista di pianificazione che di attuazione (tra l'altro le opere sono ancora in completamento, anche se i cantieri in piedi sono ormai ben pochi, ed i lavori cesseranno entro il 2015). Per edificare le nuove costruzioni si riciclò completamente il materiale derivante dalla demolizione delle vecchie mediante un sistema di riciclaggio installato all'interno dell'area stessa.
Il quartiere rappresenta un modello di città del futuro sostenibile e a misura d'uomo: sono state privilegiate le aree pedonali mediante la costruzioni di ampi parcheggi per incentivare l'uso dei mezzi pubblici; esiste un sistema di raccolta di rifiuti solidi attraverso delle "bocche" differenziate (e quindi non passano mezzi pesanti per la raccolta); tutte le infrastrutture di telecomunicazione, di distribuzione dell'energia e dell'acque e di gestione dei rifiuti sono raccolte in un punto comune, per cui gli interventi di manutenzione interessano un'area ridotta e concentrata del quartiere e quindi non recano intralci alla viabilità. Peraltro qua il traffico è scorrevolissimo ed ordinato!
Esiste poi uno spazio ricreativo multidisciplinare con teatri, auditori, musei della scienza e varie aree espositive (alcune opere sono state realizzate da importanti architetti, come Alvaro Siza). Essendo il fiume e l'Oceano gli elementi protagonisti dell'area, l'acqua assume un ruolo preponderante nel quartiere: numerose sono le fontane, i ruscelli artificiali e i giochi di acqua presenti, oltre all'Oceanario dove però ancora non sono stata -e che a quanto pare merita una visita.
Qui il Tejo inizia il suo imponente estuario sul quale è stato costruito il ponte Vasco da Gama che si estende per quasi 18 km: la vista si perde sull' acqua cercando l'altra sponda.
Gli edifici ed i moderni grattacieli hanno attirato la mia attenzione per le forme bizzarre o per le geometrie perfette: tutte danno un senso di insieme e di continuità dove nulla sembra stridere, nulla è fuori posto.
La stazione di Oriente è un importante snodo per i trasporti: vi passano treni, metro e innumerevoli linee di autobus. Progettata da Santiago Calatrava, in acciaio, vetro e cemento, è una delle più moderne d'Europa.Ho sentito pareri contrastanti sulla validità estetica dell'opera: checché se ne dica, a me piace molto, specialmente di notte, quando, illuminata ad arte dall'interno, sembra una vela avvolta in manto di luce pronta a salpare trascinando con sé la città verso lidi remoti.