Come? Sono venuti a Kadıköy, hanno passeggiato lungo il molto, hanno preso un çay e se ne sono andati? Beh, di cose da fare in effetti ce ne sarebbero molte di più:
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Arrivati, il clima è più dolce - meno umido d'estate - e l'atmosfera più calma e silenziosa: niente schiamazzi e niente orde, solo ristorazione rapida e donne gitane che vendono i loro fiori. Camminate verso l'interno e con le spalle al mare, dopo un centinaio di metri o poco più vi troverete nel mercato di Kadıköy: banchi del pesce, frutta e verdura, salumi e formaggi, frutta secca e spezie, prelibatezze da ogni parte della Turchia. La zona è mediamente ricca, troverete prodotti di grande qualità: a prezzi normali, senza rincari per turisti.
Da non mancare, la piazzetta con la chiesa greco-ortodossa di Sant'Eufemia; dove si svolse il celebre Concilio di Calcedonia del 451; Kadıköy è infatti l'antica Calchedon, colonia greca: anche se, da quello che ho capito, il primo insediamento era non qui ma poco distante, su di una collinetta. Dentro il complesso, ricostruito più volte, una chiesa però accessibile solo durante le funzioni e l'immancabile ayazma. Proprio sulla piazzetta di Sant'Eufemia, il panificio Beyaz (non solo pane, ma anche dolci di ogni tipo e simit farciti): con tavolini all'aperto per far colazione bevendo un çay, quando c'è il sole è una meraviglia; lì a fianco Cafer Erol, una delle migliori pasticcerie di Istanbul e quindi del mondo (io vado matto per il loro confetti coi pistacchi al posto delle mandorle): ma poco lontano anche Baylan (per la limonata d'estate, sotto il pergolato) e Hacı Bekir (dove comprare lokum da portarsi a casa), l'una di fronte all'altra in una via attigua. Girate, assaggiate, acquistate: per i prodotti alimentari, questo è il posto giusto. E per pranzo - anche se la scelta è immensa - un solo nome: Çiya
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