Ieri sono andato a intervistare l’autore del progetto controverso come non mai, l’architetto Ahmet Vefik Alp. Progetto controverso perché molti pensano che in una piazza dedicata ai valori repubblicani, all’indipendenza, alla modernità e ad Atatürk, una moschea sia totalmente fuori posto. Come potete vedere dal rendering, però, l’idea è proprio quella di dare un tocco esteticamente rilevante di modernità: perché Alp, per l’appunto, sostiene che è una follia – come è stato fatto altrove, a Istanbul – continuare a costruire in “stile ottomano”, scopiazzando le moschee di Mimar Sinan che ha costruito Süleymaniye; e mi ha fatto osservare che lo stesso Sinan, se tornasse in vita oggi, farebbe tutt’altro: 500 anni fa aveva a disposizione solo la pietra, oggi materiali e tecniche (vetro e a acciaio su tutti) molto più versatili. La moschea di Alp, la moschea della Repubblica, è anche altro: un centro culturale con biblioteca, tre piani – dei 7 piani interrati previsti, 2 sono adibiti a parcheggi – dedicati a un museo delle tre religioni monoteiste.
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