Navigare da una sponda all’altra del Bosforo – 20 minuti di puro relax – è un invito alla lettura; il posto per sedersi si trova sempre, io ne approfitto per divorare qualche romanzo. L’ultimo libro che ho letto è invece un libro di storia: ma del romanzo ha tutto il fascino, l’imprevedibilità, il ritmo; ha per titolo Evadées du harem. Affaire d’état et féminisme à Costantinople, 1906 (dubito che lo tradurranno mai in italiano): e parla delle avventure e disavventure di due giovani turche – ma per metà francesi – che decidono di abbandonare il velo e l’harem per trovare la libertà e l’amore a Parigi.
Nella loro scelta, è stata decisiva l’influenza del celebre Pierre Loti, al secolo Julien Viaud: francese, ufficiale navale, romanziere, viaggiatore, turcofilo, cittadino a intermittenza di Istanbul. Vi ha ambientato due dei suoi romanzi più riusciti, in parte autobiografici: Aziyadé, sulla sua storia d’amore con una fanciulla velata, e Les Désenchantées, sulla condizione femminile in Turchia e dalle fuggiasche in parte suggerito; ce l’ho nella libreria di fronte a me: tutti e due pronti per i prossimi viaggi sul Bosforo.
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(il resto, lo leggete come al solito qui)
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29.082270