Alzi la mano chi non si è ancora imbattuto nelle gigantografie affisse dall’Amministrazione Comunale alle porte della città di Alessandria: manifesti enormi (in evidente odore di elezioni amministrative 2012) e ringraziamenti alla cittadinanza. Ultimi della lista, i cartelloni sparpagliati un po’ ovunque inneggianti alla bonifica della pavimentazione stradale e alla rimessa in sicurezza delle carreggiate notoriamente afflitte da buche e crateri post-bellici. “Strade Sempre Più Sicure”, recitano i nuovi manifesti, che evocano in simultanea il messaggio positivo legato alla criminalità. Essi raffigurano però le operazioni di ristrutturazione, di appianamento della superficie stradale con le nuove cosiddette “macchine tappabuchi” e i loro rulli.
Manifesti che, oltre all’ironia di alcuni osservatori, hanno fatto insorgere le opposizioni, che si dichiarano apertamente in disaccordo coi dati positivi divulgati dalla Maggioranza. E’ infatti di oggi una nota del gruppo consigliare PD che, a seguito di un’inchiesta sui dati degli incidenti avvenuti dal 2006 a oggi, esprime un secco disappunto riguardo alla situazione. Le statistiche annuali degli infortuni e dei sinistri causati dalle precarie condizioni delle strade che hanno, va da sè, determinato una richiesta di risarcimento all’Amministrazione sono in aumento. Ecco la lista:
Anno 2006 - numero sinistri: 193
Anno 2007 :144
Anno 2008 : 277
Anno 2009: 258
Anno 2010: 321
Anno 2011 (dato riferito al 7 aprile 2011): 90.
Insomma, oltre 1.000 casi in poco più di 4 anni che Palazzo Rosso ha dovuto risarcire agli alessandrini finiti al Pronto Soccorso. Difficile stimare quanto denaro il Comune abbia dovuto restituitre ai cittadini a causa delle strade disastrate, ma quel che è certo è che, qualsiasi sia la cifra, si tratta di un autogol economico che poteva essere evitato.
Intanto però i lavori proseguono, con grande dispiego di macchine tappabuchi in città e dintorni: sono infatti partiti oggi gli interventi in Lungo Tanaro San Martino e altre operazioni sono in corso a Mandrogne e Litta Parodi, con un utilizzo complessivo di 3 mertri cubi di conglomerato bituminoso, partite su segnalazione dei Vigili del Fuoco.
“Nel merito”, si legge nel comunicato PD, “riteniamo che le ultime iniziative intraprese dall’amministrazione siano un atto dovuto alla città, risultato di una presa di coscienza della situazione d’emergenza e dimostrazione della volontà di porre rimedio alle lacune evidenziate dalla semplice diagnosi qui sinteticamente riportata”.