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Mille Miglia - Quando il passato ritorna

Da Kustomgarage
C’è un po’ d’Italia, in questa moto. A partire dal nome, evocativo di velocità, e coraggio, e strade polverose, e vecchie auto che a malapena raggiungevano un centinaio di km/h di velocità massima ma che, trattandosi di auto di inizio secolo, davano l’impressione di filar via a velocità stratosferiche. Immaginatevi la gente, dislocata lungo i 1600 km del percorso (1000 miglia appunto), che tagliava l’Italia da Brescia a Roma e ritorno, la gente, dicevamo, abituata ai cavalli, o ai carri trainati da buoi, o a vetture ancora troppo lente, lo stupore che gli si poteva vedere disegnato in viso a veder sfrecciare questi mostri su 4 ruote. Era ancora un’Italia prettamente contadina, ed erano prettamente contadini gli spettatori “di tutti i giorni” della Mille Miglia. Non parliamo delle autorità che aspettavano al traguardo, quindi, non lustrini e petali di rose, ma visi impolverati, braghe stracciate,  zappe e vanghe sporche di terra.
Come a dire: la storia, in fondo, la fanno coloro che non verranno quasi mai ricordati.[continua a leggere]

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