Magazine Politica Italia
Da Bondi (Sandro, il "poeta" con la cetra che tesse le lodi di Silvio) a Bondi (Enrico, il risanatore che non guarda in faccia a nessuno). E da Tremonti (l'uomo più impudente del pianeta Terra, che dopo tutto ciò che ha fatto in questi anni di berlusconismo ha ancora la faccia di bronzo di parlare di "buco" del bilancio) a Monti, l'uomo più odiato dagli italiani perchè sta usando ciò che ha a disposizione per evitare il tracollo del paese, invece della bacchetta magica (di cui erano dotati Berlusconi, Bossi e Tremonti...).Adesso Bondi (quello vero, non il "ministro" della cultura, c'è qualcuno che davvero si rende conto di quale incredibile passaggio di qualità ha fatto l'Italia?) dovrà affrontare con "radar" Giarda la spinosissima questione della Spending Review, ovvero individuare quali spese dello Stato possono essere tagliate.E speriamo che con Stato si intenda tutta la nazione, Regioni e Comuni compresi (enti nei quali la spesa negli ultimi venti anni si è moltiplicata vergognosamente), e non soltanto i ministeri centrali (che rispetto agli enti locali si possono dire "virtuosi", e questo la dice lunga su come si buttano via i soldi raccolti con le tasse degli italiani).Nonostante il mandato di Bondi escluda dai tagli stipendi e pensioni (bloccati da anni) i partiti governativi hanno già cominciato a protestare.Già, perchè nonostante gli intenti ed i proclami di mettere sotto controllo la spesa pubblica (fra il bistrattato governo Prodi-Padoa Schioppa ed il successivo Berlusconi-Tremonti c'è un +17%!), in realtà non c'è stato nessun serio tentativo (oltre quello di bloccare stipendi, pensioni e servizi pubblici). Per certuni tutt'altro.La spesa pubblica "discrezionale" si dilegua in mille (anzi: in milioni) di rivoli: sprechi, cialtronismi (norme assurde che costringono a burocrazia insensata), clientelismo.Clientelismo: ovvero lo spreco istituzionalizzato del denaro pubblico in favore di clientele private.Vedasi ad esempio la Rai, che con un bilancio di oltre un miliardo (tasse, e raccolta pubblicitaria che è una tassa occulta per i consumatori, non è mica gratis!) offre un servizio in gran parte vergognoso.Oppure le FS, che stanno realizzando la TAV a costi circa 5 volte superiori rispetto a Francia, Spagna e Giappone (e chi paga? Pantalone ovviamente).O gli affiti pubblici, un contratto sottoscritto nel 2005 (Berlusconi-Tremonti) "regala" ogni anno 270 milioni a Benetton & soci per affitti garantiti ben oltre qualsiasi valore di mercato.E' facile, quindi, capire che appena Bondi è stato nominato per mettere mano all'immensa massa di denaro pubblico che viene dirottata alle clientele (di ogni parte politica, pensiamo anche alla stampa di partito che costa oltre un miliardo l'anno... Libero e Lavitola fra i destinatari) i partiti hanno reagito immediatamente.Finchè si tratta di bloccare stipendi e pensioni (misererrimi rispetto a gran parte d'Europa) si alza qualche protesta, giusto per non perdere il favore degli elettori ma poi se ne fanno una ragione (i partiti), ma quando si tratta di toccare gli interesi consolidati...Peccato che in tutto questo una certa Camusso sia così miope da non capire che se i lavoratori hanno stipendi così bassi il problema parte da questo punto, lo spreco del denaro pubblico (sommato all'altra grande questione tutta italiana dell'evasione fiscale).