Un racconto per immagini inedite, drammatiche, commoventi, per rappresentare gli eventi di un anno del centro sud dell’Italia durante la tragedia della Seconda Guerra Mondiale. E per indagare una storia che aspetta ancora piena luce e la conoscenza del vasto pubblico: quella del Meridione, che lungi dall’essere un corpo separato dal resto dell’Italia, contribuì in modo non secondario alla costruzione della Repubblica nata dalla Resistenza.
Questa la storia raccontata da Millenovecento 43-44 – Il Sud fra guerra e Resistenza, la mostra fotografica e multimediale ospitata a Roma nel Complesso dei Dioscuri al Quirinale dal 9 novembre al 30 dicembre 2015, promossa da Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Associazione Parco della Memoria della Campania, Istituto Luce-Cinecittà, e curata da Nicola Oddati.
Un racconto che fuori da ogni polemica storica, rivendicazione e enfasi, inquadra un’altra faccia della narrazione bellica, che solo negli ultimi anni la storiografia sta approfondendo. Un approfondimento necessario per la completa conoscenza della Seconda Guerra Mondiale in Italia, a 70 anni dalla sua fine. Le sofferenze dovute ai bombardamenti, le stragi non solo naziste, le difficoltà del vivere quotidiano si susseguono in questo racconto, attraverso foto, documenti, video, reperti bellici. E accanto alla cronaca di guerra, la rinascita politica con i primi governi di unità nazionale a Salerno, il cui ultimo atto fu la legge che decideva l’elezione di una Assemblea Costituente. Il 2 giugno del 1948 la Costituzione Italiana venne promulgata. Ma fu al Sud che venne concepita.
La mostra
Il nucleo fondamentale dell’esposizione è rappresentato da decine di pannelli con oltre 300 fotografie spesso inedite o rare, provenienti principalmente dai National Archives di Washington, e da altri importanti archivi italiani pubblici e privati. Accanto alle foto la mostra offre la visione di preziosi documenti, come i famosi volantini lanciati dai bombardieri prima degli attacchi per avvertire la popolazione civile, o una suggestiva sezione di locandine sui film che dal 1944 a oggi hanno raccontato gli eventi, talvolta anticipando la letteratura scientifica sull’argomento; e ancora i modellini in scala di aerei della Seconda Guerra, una vetrina con armi d’epoca nonché due bombe inerti di aerei alleati. Il percorso è accompagnato da video elaborati per la mostra con straordinarie immagini provenienti dall’Archivio storico dell’Istituto Luce.
Due le linee tematiche principali della mostra:
I bombardamenti alleati nel Sud Italia del 1943-44 con materiale iconografico inedito.
Circa 200 foto per la maggior parte inedite provenienti dai National Archives di Washington. Il punto di vista dei bombardieri alleati: immagini dall’alto di drammatica verità sulla distruzione di bersagli strategici ma anche di città, case, paesaggi. Documenti impressionanti e nitidi, che rimandano alle parole e numeri delle ricche didascalie, e mostrano in presa diretta eventi notissimi come i bombardamenti in Sicilia, a Napoli, a San Lorenzo a Roma, la distruzione del monastero di Cassino, e altri meno noti ed egualmente devastanti come le bombe su Reggio Calabria, che provocarono 4000 morti e 35.000 sfollati, o su Foggia che ebbe 7000 decessi, o su Cagliari, che venne distrutta per l’80% degli edifici. Città come Benevento e Avellino, che nella conoscenza diffusa non si percepirebbero come luoghi ‘di guerra’ pagarono tributi di vite altrettanto alti. In questa sezione si può davvero comprendere – come nelle immagini dei bombardieri su un fumante Vesuvio, di un campanile in piedi sulle macerie di una chiesa a Palermo, di una coppia con un bambino in fuga a Bari – come la ‘storia naturale della distruzione’ abbia riguardato anche il nostro Sud. Immagini che trasmettono profonde emozioni, così come i famosi volantini lanciati dagli aerei alleati e che dovevano, dal punto di vista alleato, giustificare i successivi bombardamenti.
Le stragi naziste e alleate nell’Italia Meridionale. La Resistenza. Il Sud tra Guerra e Dopoguerra.
Questo settore riporta la cronaca didascalica di stragi ed eccidi, episodi che in alcuni casi solo di recente la storiografia ha approfondito, con una mappatura di luoghi e date accurata. Di particolare interesse gli approfondimenti fotografici sulle Quattro giornate di Napoli – la città più pesantemente colpita dai bombardamenti, con un computo tra le 15.000 e le 20.000 vittime e il più importante episodio resistenziale del Meridione – e soprattutto sulla Brigata Maiella, che con 20 mesi di attività e atti di eroismo è il gruppo partigiano dal più lungo ciclo operativo. Si assiste alla riorganizzazione dell’esercito italiano, che già dalla fine del ’43 combatterà con gli Alleati. Ma le immagini che più colpiscono sono quelle della sopravvivenza e della ripresa di una pur difficile quotidianità. Come i senzatutto di Napoli, i cittadini in fila per le razioni, lo sguardo doloroso e potente di un gruppo di donne assistite durante un’eruzione vulcanica, l’incontro di un soldato inglese con dei bambini, o uno dei numerosi matrimoni fra un soldato alleato e un’italiana. Scatti di una tentata ricostruzione che ha il suo parallelo ufficiale nei governi di Salerno del ’44, dove si prepara il futuro del dopoguerra, e la nascita della futura Repubblica. Come ci avverte una prima fila di ritratti che restituisce i nomi di Ivanoe Bonomi, Benedetto Croce, Carlo Sforza, Alcide De Gasperi, Palmiro Togliatti.
Il cinema
Una sezione speciale è quella dedicata alle locandine dei film, che dal 1944 a oggi hanno tessuto la trama narrativa della guerra italiana. Spesso anticipando, con la forza evocativa dell’immagine in movimento, e di una finzione che diventa vera, le riflessioni e gli approfondimenti degli storici. Non si paragonano i termini, ma a volte a un testo storico può essere di straordinario complemento anche la sola locandina di titoli come Paisà, Roma città aperta, La ciociara, Le quattro giornate di Napoli, Tutti a casa.
Gli incontri
La mostra è ulteriormente accompagnata da una serie di incontri e conversazioni, a partire dalle suggestioni della Mostra, su specifici temi e con studiosi e ospiti di vaglia.
Venerdì 20 novembre alle 10.00, il focus è sul Cinema, con la conversazione tenuta da Gianni Amelio e dallo storico Pietro Cavallo su ‘Cinema guerra resistenza’
Venerdì 27 novembre alle 10.00 l’incontro ‘Il Sud 1943-44’
Venerdì 11 dicembre alle 15.00 incontro e proiezione in anteprima del film documentario Terra bruciata! di Luca Gianfrancesco sullo stragismo nazista in Campania.
Il catalogo
Da un lato una guida alla mostra, ricca quindi di immagini ed esaustiva nell’apparato didascalico; dall’altro lato un supplemento di indagine di assoluto interesse specie in funzione didattica. Corredano infatti la pubblicazione i saggi di alcuni dei più autorevoli studiosi del settore, con approfondimenti – tra gli altri – sui fenomeni resistenziali nel Mezzogiorno, sugli eccidi nazisti e alleati, e una particolare panoramica sul cinema ‘di guerra’. Di interesse decisivo lo scritto di Carlo Smuraglia, Presidente nazionale dell’ANPI, che sottolinea il valore unitario dell’Italia anche nel periodo ’43-’45, essendo comuni a tutte le parti del Paese, le sofferenze e la voglia di riscatto. Il volume è pubblicato da Scrittorio Edizioni.