Milleproroghe Milledubbi: l’attesa degli insegnanti. A quando la circolare per le pensioni?

Milleproroghe mille dubbi, tanti infatti sono i dubbi e le proroghe non approvate, tutte o quasi riguardano le pensioni che vanno da quelle dei lavoratori esodati, precoci e usuranti ma anche e sopratutto quelle del comparto scuola che nonostante stia finendo febbraio restano in sospeso.

Una interessante intervista è quella rilasciata da  Mariangela Bastico, senatrice del Pd, già sottosegretario all’Istruzione, a ilSussidiario.net, per completezza della informazione ne riportiamo alcune parti così come appaiono nel sito de IlSussidiario. “La nostra è una battaglia all’insegna della giustizia. Gli insegnanti, a differenza di tutti gli altri lavoratori, possono andare in pensione in un unico giorno dell’anno, il primo di settembre”.Bastico afferma che persino la Fornero ha reputato la battaglia a favore della pensione dei docenti ad agosto “nel merito, sacrosanta; del resto, non avrebbe scalfito l’impianto complessivo della riforma” Il problema però è sempre lo stesso, mancherebbe la copertura economica.  Sottolinea la senatrice Bastico “Il Miur (che dispone dei dati relativi a: numero di dipendenti, stipendi, avanzamento di carriera e via dicendo) aveva calcolato che, per eccesso, gli aventi diritto fossero 3.500.
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Il ministero dell’Economia, invece, ne ha contati circa il doppio. Ora: oltre al fatto che il Miur è, evidentemente, l’istituzione maggiormente in grado di fornire queste informazioni nella maniera più precisa, la Ragioneria generale dello Stato si è avvalsa anche dei calcoli di alcuni giornali che stimavano gli aventi diritto in circa 10mila. Che, di certo, non possono essere considerati una base scientifica alla quale affidarsi.” Nell’intervista poi viene rilevato come sia errato il calcolo fatto dal ministero “Noi abbiamo quantificato il costo dell’intervento in 239mila euro, il ministero dell’Economia in circa il doppio, mentre il ministero ha contabilizzato come costi aggiuntivi anche il calcolo dei Tfr, senza considerare che, prima o poi, li avrebbero dovuti in ogni caso pagare”.  Per risolvere i problemi Bastico e gli altri avevano proposto per esempio una maggiore tassazione del gioco d’azzardo ed invece, per ora nulla è stato fatto, per ora però si devono ancora aspettare le decisioni dei ministeri in merito alle pensioni.

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