Millèsimo
Dal latino millesĭmu(m), derivato di mīlle ‘mille’.
Aggettivo numerale ordinario.
1. Che in una serie occupa il posto corrispondente al numero mille; è rappresentato da 1000° nella numerazione araba, da M in quella romana: la millesima pagina di questo libro.
Si usa per rappresentare un numero indeterminato, molto alto: è la millesima volta che lo ripeto!, vale la millesima parte di quello che hai pagato.
2. In composizione con altri numerali, semplici o composti, forma gli ordinali superiori: millesimo primo, centomillesimo.
Sostantivo maschile.
1. Ciascuna delle parti che si ottengono dividendo per mille un’unità.
2. In una data, la cifra delle migliaia.
3. L’anno, considerato nella serie progressiva di quelli dell’era volgare: il 1815 fu il millesimo di Waterloo; sul frontespizio manca il millesimo; voi siete di un altro millesimo, non potete capire.
4. (antico, letterario) Spazio di mille anni, millennio.
Millesimàto
Derivato di millesimo, nel significato di ‘anno’.
Si dice di bottiglia di vino, in particolare di spumante o champagne, sulla quale è segnato l’anno della vendemmia.
Una (parola) giapponese a Roma
Cocooning [ko'kuning]
Voce inglese, derivato di (to) cocoon, propriamente ‘imbozzolarsi’.
Sostantivo maschile invariabile.
L’accoccolarsi, l’acciambellarsi, specialmente su un divano o una poltrona, isolandosi dall’esterno.
Colombeggiàre
Da colombo.
Verbo intransitivo.
(letterario) Amoreggiare, tubare: colombeggiando… / si raccolser tra lor con baci e baci (Marino).
Scauri (LT) è un’importante frazione del comune di Minturno-Scauri, e prende nome da Marco Emilio Scauro, senatore romano proprietario dell’antico porto.
Segnalato da Eros Andreoli.