La vittoria di Mimmo Gangemi, “lo scrittore militante che sceglie di restare”, autore de La Signora di Ellis Island (Einaudi), su Benedetta Cibrario, autrice de Lo Scurnuso (Feltrinelli) e Alessio Torino, con Tetano (Minimum Fax), ha chiuso ieri sera, domenica 16 dicembre, la sesta edizione del Premio Letterario Nazionale Tropea (primo concorso ad aver adottato i libri in formato ebook), svoltasi quest’anno all’interno dell’edizione inaugurale del TropeaFestival Leggere&Scrivere, evento organizzato dal Sistema Bibliotecario Vibonese, presieduto da Gilberto Floriani.
La serata conclusiva, condotta da Pasqualino Pandullo (Presidente dell’Accademia degli Affaticati, promotrice del Premio) e Livia Blasi (giornalista della sede Rai di Cosenza), ha visto la presenza, oltre che dei finalisti, di Giovanni Valentini, giornalista de La Repubblica e scrittore, e Pietro Pollichieni (ideatore di 20lin.es, piattaforma che ha realizzato il Laboratorio di scrittura collettiva in quattro istituti tropeani, primo esperimento in Italia di questo tipo nelle scuole).
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Mimmo Gangemi
Gangemi si è aggiudicato il Premio superando gli altri due finalisti con un distacco netto di 129 voti totali pari al 69 % di quelli espressi, mentre riguardo gli altri autori giunti in finale, Cibrario ha ottenuto 40 preferenze (22%), aggiudicandosi il secondo posto e Torino 17 voti (9%).A decretare il verdetto sono stati i 409 sindaci di tutta la Calabria col voto combinato di una giuria popolare composta da 41 persone tra accademici (Accademia degli affaticati), studenti e cittadini calabresi.
I tre testi finalisti sono stati scelti all’interno di una rosa di 23 libri selezionati dalla giuria. La vittoria di Gangemi – che nell’albo d’oro del prestigioso premio segue quella di Donatella di Pietrantonio (Mia madre è un fiume), Mattia Signorini (La Sinfonia del tempo breve), Carmine Abate (Gli anni veloci), Gianrico Carofiglio (Ragionevoli dubbi), Roberto Saviano (Gomorra) – sottolinea, come già avvenuto con Abate, il gradimento della narrazione legata all’appartenenza e all’identità che Gangemi esprime anche con la scelta “militante” di narrare e scrivere non abbandonando la terra d’origine:“E’ bello sentirsi parte di un’intera nazione, di un continente, viaggiare, confrontarsi, fare molte esperienze, con la salda convinzione che per progettare e testimoniare c’è bisogno di qualcuno che resti”.
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Dopo cinque anni nell’aria viziata delle miniere e delle fonderie, Giuseppe tornerà in Calabria, con la convinzione di aver ricevuto un miracolo a scortarlo per l’intera vita, guidandolo in ogni decisione.
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Isabella Bossi Fedrigotti
La Giuria tecnico-scientifica è costituita da autorevoli nomi del panorama editoriale italiano che hanno selezionato i tre testi finalisti. Oltre a Isabella Bossi Fedrigotti, firma autorevole del Corriere della Sera e Presidente della Giuria, scrittrice (Premio Campiello 1991), e già Presidente, dal 2005, del Bagutta il più antico premio letterario italiano, si sottolinea la presenza di Giuliano Vigini, uno tra i maggiori esperti di editoria in Italia. Gli altri giurati sono: Corrado Calabrò, Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni; Pierfranco Bruni, scrittore e Vicepresidente del Sindacato Libero Scrittori Italiani; i tre Rettori delle Università calabresi, Francesco Saverio Costanzo (Università Magna Graecia, Catanzaro); Massimo Giovannini, (Università Mediterranea di Reggio Calabria); Giovanni Latorre (Università della Calabria di Arcavacata di Rende); Gilberto Floriani, Direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese; Michele Daniele, giornalista e Vicepresidente dell’Accademia degli Affaticati; Giuseppe Meligrana, editore e Segretario dell’Accademia degli Affaticati; Pasqualino Pandullo, giornalista Rai e Presidente dell’Accademia degli Affaticati.La Giuria popolare e i 409 sindaci: la terna di opere selezionate è stata diffusa sull’intero territorio calabrese grazie al coinvolgimento dei 409 sindaci dei comuni calabresi invitati alla lettura delle opere in formato ebook e alla giuria popolare composta da giovani studenti tropeani e membri dell’Accademia degli Affaticati.I loro voti congiunti hanno decretato il libro vincitore dell’edizione 2012.