Mimosa tenuiflora, albero della pelle o Tepezcohuite
Questa mimosa cresce soltanto nel sud-est del Messico, nello stato del Chiapas.
Nel 1984, in Messico, una centrale del gas esplode, facendo più di tre mila vittime, con bruciature di secondo o terzo grado. I bruciati gravi, quelli con il 60 % di pelle distrutta, sono curati con la mimosa tenuiflora, per mancanza di medicinali in quantità sufficiente.
Risultato: le cicatrizzazioni sono incredibili! La pelle era già parzialmente cicatrizzata dopo quindici giorni e totalmente in meno di un mese. Novanta giorni più tardi, il sistema pilifero era ristabilito, la pelle era ricostruita senza nessun segno visibile, totalmente ricostituita senza trapianto.
La medicina riscopre in questa occasione le incredibili virtù della mimosa tenuiflora e la utilizza di nuovo in occasione del terribile terremoto del Messico l’anno successivo.
La Tepezcohuite (albero della pelle in nahuatl, il dialetto più parlato in Messico) è allora definito “patrimonio nazionale” dal governo messicano.
I guaritori degli Indiani Maya, nel decimo secolo, conoscevano già le sue virtù rigeneratrici e applicavano sulle piaghe la sua corteccia polverizzata che calmava i dolori e permetteva all’epidermide di cicatrizzare rapidamente e senza lasciare segni; era utilizzata per i trattamenti delle piaghe e delle bruciature.
La polvere di corteccia della mimosa tenuiflora protegge l’epidermide dall’azione distruttrice dei radicali liberi, aumenta il turnover cellulare e presenta proprietà rigeneratrici e riparatrici dell’epidermide spettacolari senza equivalenti conosciuti al mondo.
I principi attivi sono estratti dalla sua corteccia e contengono:
- Tannini che aumentano l’impermeabilità della pelle e la rassodano restringendo i pori;
- Bioflavonoidi (pigmenti protettori con proprietà venotonici);
- Numerosi oligoelementi (zinco, ferro, magnesio, rame, manganese) indispensabili al buon sviluppo dei processi biochimici delle cellule.
I bioflavonoidi svolgono un’azione antiradicale, inibendo gli enzimi e i radicali liberi che aggrediscono il collagene, l’elastina e l’acido ialuronico. Rallentano così il processo d’invecchiamento cutaneo. La loro azione venotonica corrisponde ad un aumento della resistenza della parete dei capillari sanguigni e ad una diminuzione della permeabilità della membrana. Questo stimola la circolazione venosa e capillare e migliora gli scambi intracellulari, favorendo il processo di cicatrizzazione.
La polvere di corteccia contiene anche:
- Un potente analgesico che dona un immediato sollievo alle bruciature;
- Un agente batteriostatico e un agente fungicida che permettono la guarigione delle lesioni del derma;
- Degli aminoacidi (leucina, valina, tirosina, arginina e lisina) che fissano l’acqua tramite lo strato corneo . La pelle conserva in questo modo un buon livello d’idratazione, condizione essenziale per lo sviluppo ottimale di tutti i metabolismi cellulari.
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