Tutto è cominciato quando G.C., pensionato 67enne alessandrino, si è visto bocciare dal giudice di pace il ricorso esposto in merito ad alcune multe ricevute. L’uomo si era infatti rivolto inizialmente all’associazione di tutela dei consumatori “Globo Consumatori” (di cui da anni era socio) per fare in modo che quelle sanzioni amministrative, da lui ritenute ingiuste, venissero revocate. Ma così non è stato, nonostante le rassicurazioni dell’associazione. Il pensionato è andato su tutte le furie: una volta perduta la causa e condannato a pagare la cifra, esasperato, ha fatto irruzione negli uffici della Globo minacciando con un oggetto – la cui entità non è stata ancora accertata – il funzionario a cui si era rivolto, “reo” di non averlo tutelato a sufficienza.
Sono dunque partite le minacce e quindi l’intervento dei carabinieri. La dinamica dei fatti deve ancora essere ricostruita con precisione e non è ancora chiaro quale sia l’oggetto contundente utilizzato. Secondo “l’aggressore”, che ha scelto La Pulce per raccontare la sua versione dei fatti, si tratterebbe semplicemente di una chiave a scatto, quella della sua automobile, ben meno pericolosa del “coltellaccio” di 20 centimetri di cui si è parlato in un primo momento.
Ora toccherà agli inquirenti fare chiarezza su questo ed altri punti della vicenda.