L'Agcom vorrebbe istituire una procedura veloce e puramente amministrativa di rimozione di contenuti online considerati in violazione della legge sul diritto d'autore. L'Autorità potrebbe sia irrogare sanzioni pecuniarie molto ingenti a chi non eseguisse gli ordini di rimozione, sia ordinare agli Internet Service Provider di filtrare determinati siti web in modo da renderli irraggiungibili dall'Italia. Il tutto senza alcun coinvolgimento del sistema giudiziario. Questa normativa dovrebbe entrare in vigore tra pochi giorni. Per questo chiediamo l'aiuto di tutti in questa protesta" contro misure che minano "alle fondamenta il diritto di avere una Rete libera e imparziale.
La rete Anonymous ha posto sotto attacco il sito dell'Autorità garante per le comunicazioni, nel nome della libertà per Internet. Personalmente condivido. Pienamente ogni singola parola. Sotto accusa sono le disposizioni contenute nella delibera 1 dell'Agcom 668/2010, che sarà approvata il prossimo 6 luglio (giorno del mio anniversario di matrimonio!), e che potrebbe rendere il nostro il primo paese al mondo in cui un'autorità amministrativa può ordinare, "alla fine di un procedimento sommario, la cancellazione di un contenuto multimediale dallo spazio pubblico telematico". In base al regolamento dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nel caso in cui dovesse essere riscontrata una violazione del copyright, il gestore del sito sotto osservazione avrebbe 48 ore di tempo per rimuovere il contenuto. Dopo un contraddittorio tra le parti da svolgersi nell'arco di cinque giorni, il Garante potrebbe disporre la cancellazione dei contenuti. I vecchi burocrati del nostro paese ora vogliono provare a controllare e manipolare anche il web, ora che hanno capito (con grande ritardo) che la televisione e i giornali non bastano più quella forza per indirizzare e controllare il pensiero della gente. Ma la gente non é stupida. L'hanno dimostrato gli ultimi referendum.