Quest’anno ho iniziato a curiosare un po’ di più in questo Natale Inglese e carpirne tradizioni e usanze.
Da brava italiana che pensa sempre al cibo ho scoperto alcune delizie (dolci) tutte made in England che possono veramente competere con i nostri panettoni o pandori.
Il primo dolce che ho assaggiato la scorsa settimana si chiama Mince Pie ed è qualcosa di divino. Lo si può facilmente comperare al supermercato ed è molto economico.
Si tratta di una torta ripiena, di solito del diametro di 5 – 7 centimetri, di pasta frolla dolce o di pasta sfoglia. Il nome inglese del ripieno, mincemeat, sembra richiamare un contenuto a base di carne (meat) che però non si ritrova nella forma moderna della preparazione. Nella sua forma attuale, il mince pie è ripieno di una mistura a base di frutta chiamata mincemeat in Gran Bretagna, che contiene frutta secca (uva passa, ciliegie, albicocche, scorze d’arancia candite), spezie (cannella, noce moscata), mandorle, sugna e un po’ di liquore (di solito brandy o rum).
Caldo, scaldato al microonde, freddo, il mince pie è un dolce dal sapore ineguagliabile destinato ai buongustai dal palato più raffinato e chi ama i sapori della tradizione.
Secondo la tradizione popolare, le mince pie sono il cibo preferito di Babbo Natale. Per questo è necessario lasciare un piattino con una o due tortine sul bordo del caminetto (accompagnato da un bicchierino di brandy o di sherry e da una carota per la renna) come ringraziamento affinché le calze di Natale siano ben riempite di doni. Sempre secondo la tradizione, quando si prepara il ripieno per le mince pie bisogna sempre girare l’impasto in senso orario; girando in senso antiorario, infatti, si attirerebbe la cattiva sorte per l’anno a venire.
Il secondo dolce invece che ho assaggiato è il Christmas Pudding.
Il Christmas pudding o plum pudding è un tipico dolce natalizio inglese dalla forma rotonda e a base di uova, mandorle, frutta candita, rum e spezie, preparato – secondo la tradizione – nel periodo dell’Avvento e portato in tavola il 25 dicembre.
Viene solitamente servito flambé ed è comunemente decorato con un agrifoglio. Il Christmas pudding viene chiamato anche plum pudding, che letteralmente significherebbe “pudding di prugne”, anche se le prugne non figurano tra i suoi ingredienti. Probabilmente ciò deriva dal fatto che nel XVII secolo venivano chiamati plum anche l’uva passa e altri tipi di frutta.
Pare che in Inghilterra fosse ampiamente diffuso già nel XVI secolo. Fu in seguito abolito assieme al mince pie in seno alle battaglie condotte dai Puritani contro il Natale. Col ritorno alla “piena legalità”, nel XIX secolo, la pietanza fu adottata nella propria tavola dalla regina Vittoria, divenendo così il principale dessert natalizio inglese. Sempre nel corso del XIX secolo, inoltre, furono aggiunti nuovi ingredienti che resero il dolce più consistente.
Nel corso della storia furono creati Christmas pudding da record, come quelli realizzati a Paignton nel 1819 e nel 1859. Quello realizzato nel 1859, destinato ai poveri e agli operai della città, fu preso d’assalto e divorato dagli abitanti ebbri di sidro.
Al Christmas pudding sono legate varie superstizioni, come ad esempio quella secondo cui dovrebbe contenere 13 ingredienti ed essere preparato in senso antiorario da tutti i membri della famiglia. Si crede anche che chi non ne mangia almeno un po’ perderà sicuramente un amico nell’anno successivo.
Altre superstizioni lo ricollegano al cosiddetto “dolce della Dodicesima Notte”, come quella di lasciare all’interno del dessert un anello, un ditale e una moneta, che avrebbero portato fortuna a chi li avesse trovati.