Avete conosciuto i ragazzi di Telltale Games per le recenti serie episodiche e non potete più farne a meno? Allora potreste essere interessati all’ultima in ordine di uscita, che tenta di legare un cast di personaggi all’universo di Minecraft, applicazione tra le più giocate e richieste, nonostante gli anni che ci separano dal suo ingresso nel mercato. L’annuncio, a dirla tutta, creò abbastanza scalpore per le peculiarità del titolo in questione: ottimo per dare sfogo alla creatività, non molto – anzi affatto – perché qualcuno lo approcciasse per seguirne gli eventuali dettami di trama. Il risultato? Continuate nella lettura…
Obiettivo: vincere il concorso di costruzioni. Tutto ha inizio da qui, con un gruppetto di amici che tenta per l’ennesima volta la fortuna, nell’evento ospitato all’interno della EnderCon. Jesse, quello che potremo definire il protagonista, è il più sognatore di tutti ed anche il più intraprendente; è molto affezionato al suo maialino, scomparso a causa di una serie di eventi durante la manifestazione. Tanto è bastato agli storyteller di Telltale Games per dare inizio a scorribande piuttosto veniali, affiancate da ambientazioni tipiche dell’universo Minecraft e alla solita formula ormai conosciuta, made in Telltale: quick time event e bivi narrativi.
Sia chiaro, Minecraft: Story Mode è nato con l’intento di regalare all’appassionato uno scorcio diverso di Minecraft; una sorta di “rivisitazione” in chiave narrativa, con l’idea di appoggiarsi ad un cast appropriato e a situazioni, colpi di scena e cliffhanger degni di questo nome. Le intenzioni probabilmente c’erano tutte, ma i fatti parlano di tutt’altro: in The Order of the Stone, il primo episodio, la base narrativa è flebile, noiosa, prevedibile. Manca quel pizzico di genialità, assaporato ad esempio in alcuni spezzoni di episodi riguardanti Tales from the Borderlands, e i toni coi quali gli eventi procedono sono strampalati. È difficile accettare un lavoro di questo genere, così come fu difficile farlo con la prima vera sperimentazione in tal senso – che ha poi dato vita al nuovo percorso intrapreso da Telltale – ossia con Jurassic Park: The Game. Passi l’ironia di alcuni passaggi e la frivolezza di alcune battutine, ma a conti fatti c’è poc’altro di cui godere. Il risultato è soltanto quello di tediare il giocatore per circa novanta minuti, tra vicende grottesche e personaggi degni dei peggiori b-movie della storia cinematografica.
UN GRANDE CAST AL DOPPIAGGIOSe le idee alla base di questo prodotto non si sono sprecate, quantitativamente e qualitativamente parlando, non possiamo di certo soprassedere su altri aspetti, piuttosto riusciti. Gettandoci dietro alle spalle la solita sequela di QTE, che stavolta investono anche qualche piccola sezione di crafting guidata, The Order of the Stone fa sfoggio di una colonna sonora ben confezionata, che si adatta in maniera a tratti sopraffina alle varie sequenze di gioco. Così come il doppiaggio, che si avvale di numerose ed importanti collaborazioni: da Billy West (Futurama, Adventure Time) a Scott Porter (X-Men, Friday Night Lights), o la già conosciuta Ashley Johnson udita in Tales from the Borderlands e The Last of Us così come Patton Oswalt (Agents of S.H.I.E.L.D, Ratatouille) più altre figure della stessa importanza. Eccezion fatta per alcuni passaggi male interpretati, non possiamo lamentarci più di tanto a riguardo; certo, chi volesse goderne coi sottotitoli in italiano dovrà arrangiarsi con le solite traduzioni amatoriali.
Meno bene sul versante grafico; d’accordo sul minimalismo cubettoso che contraddistingue Minecraft, ma Telltale Games avrebbe comunque potuto osare di più nel design di alcune location, spesso fin troppo semplici e striminzite per dimensioni. Nonostante ciò, abbiamo avuto un paio di rallentamenti e glitch grafici, che hanno messo piuttosto bene in evidenza quanto frettoloso sia stato il rilascio di questa serie. A testimonianza di ciò, l’impossibilità di sbloccare gli achievement fino a qualche settimana dopo il rilascio del primo episodio, problematica successivamente fixata tramite patch.