Un meticcio sgozzato, un altro preso a calci ed un altro ancora decapitato. Sono circa trenta i cani, cuccioli compresi che vagano all’interno del C.A.R.A (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo) di Mineo (CT) tra malati e feriti e di inquietanti voci che li vogliono , mangiati e seviziati.
A seguito dell’intervento dell’Enpa che ha rilevato la preoccupante emergenza relativa alla condizione dei cani, si è sollecitato l’intervento del Sindaco e della Asp, come previsto dalla normativa vigente, auspicando l’immediatezza con cui si dovrebbero prendere provvedimenti, circa la messa in sicurezza degli animali.
Il 20 Maggio è stata così inviata al Sindaco di Mineo e ad altri organi competenti, una segnalazione della nostra sede provinciale che chiariva bene il problema e sollecitava il pronto intervento.
Alla segnalazione non si è dato alcun seguito ne’ tanto meno si è ottenuta alcuna risposta da parte del Sindaco di Mineo. Esseri senzienti la cui incolumità e benessere vengono affidati inequivocabilmente al primo cittadino dalla normativa di riferimento, eppure da quest’ultimo, assolutamente abbandonati.
E’ incomprensibile come, ancora, si cerchi di ignorare che il benessere degli animali è sancito e riconosciuto dalla norma pertanto, tutte le forme di indifferenza, sono da considerare alla pari di reali omissioni di atti di ufficio. E’ inammissibile trincerare le proprie responsabilità adducendo le stesse motivazioni circa le parche finanze comunali, incuranti che non è giustificabile, evitare il problema, lasciandolo stagnare e peggiorare. Per questo l’Enpa ha diffidato il Sindaco e l’ha intimato a provvedere immediatamente, anche con la collaborazione delle Associazioni, alla cura e alla gestione dei cani randagi, messi a serio rischio se lasciati ancora abbandonati a loro stessi.
Se, per quanto previsto, non si agirà in tempi stretti l’ENPA si troverà costretto ad adire per le vie legali nei confronti del Primo cittadino. Visti i gravi fatti è stata presentata un’interrogazione parlamentare.