Magazine Cucina
Buondì a tutti!
Con la nostra attività eno-gastronomica è normale avere un sacco di amicizie e conoscenze, è piuttosto curioso però il ripetersi di quei quattro o cinque nomi di battesimo sempre uguali che costringono mio marito e me all'uso di aggettivi o soprannomi per diversificarli.
Ci sono tanti Alberto, Daniele, Gianluca, Massimo, Roberto, Stefano (in rigoroso ordine alfabetico così nessuno si offende) e tante Anna, Ester e Paola.
Oggi mi ricollego a Paola-Pilota, le piace librarsi nel cielo ai comandi di aerei da turismo, è abilitata anche al trasporto passeggeri e non ha affatto la testa fra le nuvole. Ma potrei definirla anche 'motard' tanto le piacciono le moto su cui ama viaggiare. E' un vulcano di donna, abbastanza all'opposto mio. Forse è per questo che siamo amiche.
A dire la verità nella mia rubrica telefonica l'ho abbreviata con l'anno di nascita, ma siamo tra signore e non è carino svelarne l'età.
Le piace girare per mercatini e in occasione della sua ultima visita mi ha regalato dei volumi di cucina editi dalle Edizioni S.Paolo, tra i quali ce n'è uno molto interessante sulla 'cucina povera di abbazie e monasteri'.
E' in questo volumetto che ho scovato la ricetta odierna a base di questo antichissimo cereale.
E' la stagione dei fagioli freschi e conviene approfittarne. Quanti ne ho sgranati da bambina quando ero in vacanza dalla nonna, ne coltivava di tutti i tipi e spettava a noi bambini privarli delle bucce. Era come un gioco cui ci prestavamo volentieri facendo a gara a chi ne sbucciava di più.
Qualche pomodoro maturo al posto della salsa suggerita e il brodo di cottura dei fagioli, già che c'è.
In più aggiungo la cotennina che ho recuperato dal pezzo di spalla cucinato giorni fa e un pizzico di peperoncino.
Dosi per 4 persone
-ricetta-
1 kg di borlotti da sgranare (o 300 g secchi)
240 g farro perlato
1 cipolla
1 pezzetto di cotenna (facoltativo)
3/4 pomodorini maturi
3 cucchiai di olio evo
sale, pepe, peperoncino
alloro
Sgrano i fagioli e li metto a cuocere in una pentola con abbondante acqua e una foglia di alloro.
Sono freschi quindi ci vuole meno tempo che con quelli secchi. Se usate questi ultimi metteteli a bagno la sera prima, eliminate l'acqua dell'ammollo, sciacquateli bene e procedete.
Quando sono teneri li scolo tenendo il brodo di cottura ed eliminando l'alloro.
In una pentola metto a soffriggere la cipolla tritata con l'olio e la cotenna ridotta a dadini, quando sono trasparenti aggiungo i pomodori a dadini e dopo 5' butto il farro, i fagioli e tutto il brodo.
Lascio cuocere per 40' circa, regolo di sale, metto una punta di coltello di sambal oelek (peperoncino) e spengo.
Lascio riposare una decina di minuti o più, eventualmente la riscaldo, tenete presente che se la si lascia riposare qualche ora si addenserà molto, e porto in tavola condendo con un filo di ottimo olio. Userò quello siciliano dell'amico Gianluca, neo papà!
E ovviamente pepe macinato fresco per chi ne vuole.
In estate è buonissima anche quasi fredda.