MINI 650 - Diario di Bordo - E' l'ora del Gran Premio d'Italia

Creato il 15 aprile 2011 da Andrea

Dan Ditch, lo skipper di 617 Soitec, è uno che quando va a correre il Mini Fastnet, british com'è, deve scendere a meridione... figuriamoci dove gli sarà sembrato di andare nel portare la barca a Talamone! Oppure le miglia iniziali ed il loro bel SW di un 5 dichiarato lo devono avere illuso di essere come a casa. Purtroppo no Dan… qui sei in Med ed è difficile che accada come dalle tue parti, dove rischi di mettere lo spi al Fastnet per levarlo sulla linea di arrivo quasi 300 miglia più a SE! Le leggi del Mare Nostrum sono spesso impescrutabili per i velisti, così come le traiettorie migliori da seguire e alla fine ti sei trovato davanti il bravissimo Michele Zambelli su di un mezzo che, finora, non aveva mai rifulso nelle ariette.
Per Dan la via per la partenza da La Rochelle è ancora lunga. Gli occorrono miglia sia per qualificarsi che per allenarsi e lui non si fa pregare. I prossimi mesi lo vedranno sulla linea di partenza del GPI, la Select, l'UK Fastnet, il MAP ed il Mini Fastnet. Comunque andrà sulla via per Bahia, siamo sicuri che avrà la coscienza a posto! All'Arci i Serie l'hanno fatta da padroni. Forse qualcuno ricorderà nei miei commenti alla Mini Barcelona parecchi richiami alla grinta ed alla bravura di Chavarria. Anche questa volta il francese non si è smentito ed ha portato il suo Tip Top su traiettorie perfette, sfruttandone appieno le potenzialità ed infliggendo distacchi imbarazzanti a tutti, Proto compresi. Renaud è un tipico prodotto Mediterraneo. Finora ha corso solo da noi, senza una sola sbavatura. Sono veramente curioso di vederlo all'opera al Mini Fastnet, in un confronto più probante, se non per qualità, almeno per il numero degli avversari.Certo che vedere tra i nove arrivati in tempo massimo all'Arci, ben cinque stranieri fa un pò impressione… Credo che occorra però considerare che si tratta della "creme" dei loro movimenti, dei più allenati e motivati.Non si spiega altrimenti la loro presenza in acque così distanti dai loro porti di armamento ed in stagione così precoce. Le ragazze poi ! Delle menadi scatenate... La nostra Susy ha già impresso alla sua stagione un bel passo, ed il suo quarto posto per soli TRE minuti dal podio, la testimoniano già in bella sintonia col suo P2. Pip Hare, la terza,vive su di un vecchio 40 su cui ha terminato nientemeno che la Ostar 2009. Ora insegue con caparbietà il sogno della Mini Transat e si è iscritta al CEM de la Grand Motte. Recentemente ha coperto le 1000 di qualifica in solitario registrando il migliore tempo di sempre per un Serie in Med. Sette giorni esatti sono il nuovo tempo di referenza e ciò significa una media di circa 6 nodi… mica male alle nostre cangianti latitudini! Finito il GPI sbaraccherà in tutta fretta per essere al via alla Select... insomma non è una che sta con le mani in mano!Becky, di soli 24 anni, è una degli otto velisti selezionati per correre coi colori dell'Artemis Team, la cui madrina è addiritura Ellen McArthur. Il gruppo di ministi e corridori in Figarò Inglesi ha fatto base invernale presso il CEM ed ora l'inglesina, dopo un'ottima Arci, starà già montando il suo 438 a Pornichet. Notiamo che si tratta del P2 con cui De Laureyssens vinse la Transat nel 2005, poi passato nelle capaci mani di Oliver Bond, ora trainer del Team Artemis... insomma tutta… "ROBA BBONA"! Ed il GPI incombe!! Per il quinto anno le solide spalle dello YCI, con tutto il suo carisma e potenziale logistico, si sobbarcano volentieri la fatica di organizzare quello che, ormai è chiaro a tutti, è il più grande evento del Mediterraneo riservato ai Mini 650.Andrea Caracci quest'anno ha avuto la splendida idea di trasferire la barca con cui è arrivato terzo alla "Les Sables-Acores-Les Sables" a Pornichet per allenarsi, per la prima volta nella sua carriera di minista, in un centro organizzato. Riportare la barca in Italia non deve essere stata un'operazione nè tranquilla nè economica ma Andrea non si sarebbe perso per nulla al mondo la tradizionale passerella nelle acque di casa. Si porta in valigia un regalo prezioso: un co-Skipper con cui ha diviso gli allenamenti atlantici e che risponde al nome di... Jorg Reichers! Qualcuno ricorderà che il Tedesco varò proprio al GPI2009 il suo nuovissimo 753, su cui poi vinse un Mini Pavois e una Transgascogne. Dopo un'incursione nei 40 piedi, su cui ha terminato in un comunque ottimo sesto posto la Rhum 2010, "Topolone" torna sui Mini, si candida naturalmente come uno dei grandi favoriti alla vittoria nella Mini Transat e ci onora della sua presenza, formulando con Andrea un "Dream Team", dall'altissimo spessore tecnico.Per ora posso solo limitarmi a leggere l'elenco degli iscritti ma se ciò che vi compare si avvererà il loro contraltare naturale non sarà altro che lo Scow di Raison, con nuova livrea, mezzi rinnovati e tante ambizioni. Che spettacolo! Purtroppo non abbiamo notizie recenti dello Scow Italiano di D'Ettorre. Le prove di raddrizzamento hanno evidenziato un'insufficienza di peso nel bulbo e non siamo a conoscenza dei tempi tecnici dell suo riallineamento alla stazza. Speriamo non ci sia da attendere troppo! Se le punte di velocità dei primi Proto saranno probabilmente inavvicinabili, dal punto ci vista squisitamente agonistico, non sarà improbabile che le cose migliori le faranno vedere i Serie.Ben 20 sono i concorrenti e sappiamo tutti che, con velocità espresse così prossime tra un modello e l'altro, le bizze metereologiche del bacino di gara, potranno suggellare risultati di ogni tipo. Tuttavia è difficile non rilevare, almeno sulla carta, che alcuni equipaggi hanno un peso specifico maggiore di altri. Detto di Chavarria,consigliamo di seguire con attenzione, il vincitore del 2010, Andrea Pendibene, che correrà col compagno di training al CEM, Remy Fermin. Remy si è già aggiudicato un GPI, quello del 2008, invitato da Marine Feuerstein. Ora lascia al palo il suo proto Boreal per una nuova sfida sul Ginto del Toscano. Pip Hare correrà col suo allenatore, Guillaume Rottée. Ricordiamo che lo spilungone ha già vinto con Pendibene l'Arci 2010, quindi è già avvezzo ai nostri mari. Tra lui e l'Inglese sarà difficile stabilire chi avrà la testa più dura... occhio a loro quindi...Giacomo Sabbatini è un'altro dei pochi che hanno terminato la difficile Arci. Si è allenato anche lui al CEM, dispone della barca gemella di quella di Pendibene, in genere a suo agio in condizioni Mediterranee, e per di più si è scelto un co-Skipper da leggenda: Riccardo Apolloni. Non ho mai visto uno skipper tanto rispettato dai Francesi come Riccardo. Quando camminavi con lui in banchina si creava un cerchio di rispetto per la sua bravura e la sua modestia. Veramente bello questo passaggio di testimone tra lui, scafatissimo protagonista di tante lotte ai massimi livelli nelle gare che contano, ed il giovanissimo adriatico. Credo che nessuno scommetterebbe un copeco sul risultato del TipTop Spagnolo 636 di Ruiz... Ma guardate chi è il suo co skipper... Quel W.Altadill dovrebbe essere proprio il Guillermo che è stato capoturno sul Cheyenne di Fosset durante il Verne, protagonista di una Whitbread e di due Volvo, nonchè allenatore della nazionale spagnola di Tornado.Ad uno così come si può negare qualche chance di ben figurare? Se queste sono le punte, auguriamo un "in bocca al lupo" grande così a tutti gli altri protagonisti, a quelli che non vivono di "barca" ma che sono riusciti a ritagliarsi a fatica alcuni giorni di ferie per vivere la loro avventura sul Mini che hanno tanto desiderato. Seguiteli tutti e sappiate che, se arriveranno, saranno stati comunque dei grandi marinai. (da www.classemini.it di S. Paltrinieri)

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