(nella foto: panoramica esterna di Casa Battlò)
Indice Guida:
1- Introduzione
2- Barcellona
3 - Gaudì e il modernismo
4 - Oltre il modernismo
5 - Mangiare ed alloggiare
6 - Trasporti
7 - Altro
8 - Suggerimeti: 3 link
INTRODUZIONE
Quando ho prenotato il mio viaggio per Barcellona, non sapevo bene a cosa andavo incontro. Diciamo che è stato un ripiego: due notti passate a dormire nelle stazioni di Londra erano troppe ed un volo buono per Parigi non si trovava; allora? Ma Barcellona? Ecco, è successo più o meno così.
Se mi fossi affidato ai racconti di chi c'era stato, forse avrei fatto un buco nell'acqua. Eh sì, non ci sono più i viaggiatori di una volta: infatti mi doto sempre di una buona guida cartacea. In genere, i racconti che arrivano parlano di Lloret del Mar (si dice "vado a Barcellona" per via dell'aeroporto di destinazione), della Sagrada Familia, della movida notturna e poco altro. Possibile che una delle più grandi città europee, di nome e numero di turisti, offra soltanto questo? Purtroppo sono pochi quelli abituati a munirsi di una guida e scoprire il posto dove vanno in vacanza. Proprio due settimane prima di partire, mentre facevo una corsetta, incontro un mio amico che mi dice: "Ah, vai a Barcellona? Ma sai, a parte la Sagrada Familia - che è bella - non c'è molto da vedere". Perché ha detto ciò? Certo, se si vuole fare il paragone con Roma (grave difetto, soprattutto dei capitolini, che tendono a paragonare e non a scoprire) c'è poco; ma conoscendo il tipo credo solo che sia il solito vacanziero che è andato lì per partecipare a qualche festino a base di sangria ed è andato a vedere la Sagrada Familia per poterlo raccontare. "Eh che, sei andato a Barcellona e non hai visto la Sagrada Familia?"
BARCELLONA
Barcellona è la maggiore città della Catalogna, regione a nord-est della Spagna, confinante con la Francia. Con 1.5 milioni di abitanti e 3.50 milioni di turisti annui, Barcellona è certamente uno dei centri più chiassosi e vitali d'Europa. Ed è proprio a l'Europa che spesso ha guardato Barcellona per i suoi scambi, per la sua cultura, per la ricerca della sua identità. Importante centro economico si può affermare tranquillamente che Barcellona è una città europea, la più europea della Spagna. Chissà se sia più per la posizione geografica o semplicemente sia una reazione alla sofferta rivalità con Madrid e la richiesta, mai accontentata, di una completa e totale autonomia governativa. Uno scontento che ricorda vagamente il Leghismo nostrano, ma con meno eccessi. Ma Barcellona, eterna seconda nelle gerarchie governative non s'è persa d'animo ed ha saputo trovare una sua identità, una sua particolarità fatta di arti, dinamicità, modernità e un ruolo importante sul piano del commercio con l'europa.
Passata di mano molte volte -dapprima provincia romana, poi momentaneo alloggio dei Visigoti Cristiani, infine devastata da Berberi e dagli Arabi - questa città ha subito numerose influenze ed ha sviluppato una certa attitudine camaleontica all'adattamento culturale. Spinte ed influenze esterne che sono rintracciabili ed ammirabili soprattutto al MUSEU NACIONAL D'ART DE CATALUNYA. Ci sono anche resti romani, ma non credo che sia di così vitale interesse smuoversi per vedere le colonne romane del tempio dedicato a Cesare Augusto. Non perdete tempo. C'è altro: dal gotico al modernismo; e partite proprio dal quartiere gotico (lasciando in modernismo come ciliegina). Passeggiate per le vie del Barrì Gotic, tra statue spettrali, demoniache e sofferenti che si sporgono sulla via. I due maggiori esempi dell'arte gotica catalana sono rinvenibili nella CATEDRAL DE LA SANTA CREU I SANTA EULALIA, e l'ancor più straordinaria EGLESIA DE SANTA MARIA DEL MAR a la Ribera, con i suoi immensi archi che s'innanzalo fino ai 15 metri senza rinforzo.
GAUDì E IL MODERNISMO.
Se c'è un qualcosa su cui Barcellona si distingue e che vale veramente la pena di andare a vedere, è l'architettura modernitsta. Si vede e si percepisce subito che la città in cui state passeggiando è una città votata ad un continuo rinnovamento, ad una ricerca di nuovo che, forte della spinta che ha saputo improntare il genio creativo dell'architetto Antoni Gaudì, la fa apparire come un "lussurioso" centro moderno, ricco di forme, colori e sculture moderne. Dall'alto si può vedere che la pianta della città è geometricamente perfetta, perfettamente divisa da linee ritte che si intersecano tra loro; infatti quasi tutte le strade sono parallele. Il periodo modernista durò circa trentanni: dall'ultimo decennio dell'800 fino agli anni 20. Il modernismo (art nouveau) puntava ad imitare la natura nell'architettura, nella pittura e nelle arti figurative. Esempi di architettura modernista sono rintracciabili un po' ovunque se si osserva con attenzione. Lo è sicuramente il non poco appariscente HOSPITAL DE LA SANTA CREU, luogo da sogno dove prenotarsi un ricovero, e lo stupefacente PALAU DE LA MUSICA CATALANA: un vero gioiellino di colonne decorate con mosaici in ceramica e ricchi ornamenti. Una esplosione di decorazioni che lascia certamente l'osservatore di stucco, sebbene le vie strette non permettano al visitatore un'ampia visione d'insieme dell'edificio. Entrando poi, i vostri sensi facilmente cadranno in orgia. Costruito tra il 1905 ed il 1908 da Lluis Domenech i Montaner, questo edificio merita una visita. Se poi potete e volete, potreste anche assistere ad uno dei tanti spettacoli che qui vi si tengono (il biglietto costa intorno ai 40 euro!).
Il modernismo è stato reso possibile soprattutto dalla bonaria magnanimità delle ricche famiglie di Barcellona che mettevano mano al portafoglio e finanziavano i progetti. Lo sa bene questo Gaudì, massimo ma non unico esponente del modernismo catalano, che per tutta la vita venne accompagnato dal ricco industriale Guell che finanziò molti dei suoi progetti. Gaudì, che era solito dire "in natura non esistono linee rette" cercò di trasportare la monteplicità, l'armonia e le forme proprie delle bellezze naturali all'interno degli edifici che progettava. I risultati sono edifici assolutamente fantasmagorici, con pareti ondulate, soffitti a spirale, ringhiere che sembrano denti di squalo, colonne sinuose come i tronchi degli alberi. I suoi più grandi lavori sono LA PEDRERA, PALAU GUELL, lo straordinario PARC GUELL oltre che l'ineguagliabile CASA BATTLò, dove la sua audacia nel coniugare forme e architettura raggiunse il massimo livello. La casa, che gli intenditori dicono abbia come ispirazione il mare, è sinuosa, ricca di forme e punti luce, prese d'aria che ricordano le squame dei pesci, ricche decorazioni e mosaici fatti con materiali riciclati come ceramiche e fondi di bottiglia. Un edificio straordinario e fuori dal comune, vivo, quasi sembra che respiri; entrate, fatevi penetrare dalla sua moltitudine e non trattenete lo stupore. La casa è tuttora proprietà di privati che per mantenerla nella sua bellezza originaria fanno pagare un ingresso di 17,80 euro, fornendo ad ogni visitatore una radioguida nella propria lingua. Lasciate anche una firma del vostro passaggio nel libro presente in una delle sale.
Anche la SAGRADA FAMILIA, autentico simbolo di Barcellona, fu opera di Gaudì. Gaudì prese la direzione dei lavori nel 1882 e dedicò gli ultimi anni della sua vita a quest'opera. Purtroppo nel 1926, quando appena un quarto dell'opera era completata, Gaudì venne investito da un Tram e morì. Così la Sagrada Familia è un cantiere aperto ancora oggi, a causa di rallentamenti e mancanza di fondi; di fatto è lo scheletro di un imponente mostro neogotico in cerca di una propria dignità. L'interno è praticamente vuoto ma uscire dalla metro e trovarsi davanti le sue torri fa rabbrividire.
In tutta la città è possibile vedere l'influenza modernista sugli edifici; fontane di acqua e luce (zona Montjuic) e sculture pop part (sul lungo mare) sono rinvenibili passeggiando nella città.
OLTRE IL MODERNISMO
Barcellona fu anche patria di altri grandi artisti come Joan Mirò, del quale consiglio di visitare la fondazione che porta il suo nome e posso affermare essere una delle migliori tappe qui a Barcellona! Oltre alle opere di Mirò, ci sono altre opere contemporanee. Anche Picasso, sebbene nato a Malaga, passò parte della sua vita a Barcellona prima di trasferirsi definitivamente a Parigi. Passeggiando per la città vecchia potrete inoltre incontrare sulla vostra strada molte botteghe e luoghi dedicati alla creazione di sculture. Nessuna guida vi dirà di farlo, in quanto, la ricerca di luoghi intimi nel cuore della città è opera del viaggiotore curioso. Vi consiglio però di fare una visita alla Galeria MAXO'. In realtà non sapevo chi fosse, e continuo a non saperlo, ma la galleria è gratuita e aperta al pubblico. Al suo interno, oltre alle opere esposte e vendibili fatte reinventando i materiali più disparati come i tappi di sughero, c'è sempre un gruppetto di ragazzi che, quasi ingnorando la tua presenza, continua a verniciare, scolpire e creare. (www.maxorennella.com)
Altri luoghi da visitare sono il PARC DE LA CIUTADELLA, polmone verde di Barcellona dove potrete stendervi all'ombra su un prato o fare un giretto con la barca a remi in un laghetto artificiale, tra palme tartarughe e anatre in cerca di molliche. Non scartate una visita al MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA (www.macb.es) e, ma questo solo per l'ottima vista che offre sulla città e sul mare, il castello di Montjiuc, raggiungibile con una funivia; questo però, oltre la vista panoramica offre soltanto il museo militare. Se invece volete un museo fuori dal comune andate al MUSEO DELL'EROTICA, che espone una raccolta di sculture e dipinti che ruotano intorno all'eros: scottante! Una delle maggiori attrazioni è il grande ACQUARIO che ospita una grandissima varietà di pesci. Ma forse, se avete un cuore sensibile, vi piangerà nel vedere un grande predatore come lo squalo ripetere senza spinta lo stesso identico giro, con la stessa, vuota e scarica andatura. Pesci apatici e senza energia vitale tirano avanti entusiasmando il pubblico dei vedenti negli angusti spazi del pur grande acquario. Se avete figli al seguito però saranno felici di farvi visita.
Passeggiate inoltre sulla RAMBLA, sebbene via affollata e pullulante di negozi non certo originali. La Rambla è una lunga via che, partendo da Plaza della Catalunya arriva fino al mare, dove una statua di Colombo indica le americhe al grido di "Terra!". Ai suoi lati piccole stradine immettono nella Barcellona locale, tipica ed intima, dove potrete trovare piacevoli sorprese e negozi bizzarri. Potreste riuscire anche a trovare i segni della possente immigrazione capitando nel quartiere nero, dove parrucchieri di colore fanno le acconciature ai loro connazionali mentre altri si lasciano andare ad un motivetto rap improvvisato. La Ramba è disseminata di Fast Food e negozi di grandi marche internazionali, ma la via è anche una vera estasi giocosa grazie ai numerosi artisti di strada che fanno dei suoi argini il proprio luogo di lavoro. Uno spettacolo davvero divertente e colorato!
MANGIARE E ALLOGGIARE
Il mio consiglio è quello di trovarvi un appartamento. Questa è una dritta che vi dò per una mia semplice filosogia di viaggio che è quella di avere una cucina a disposizione per non spendere un patrimonio mangiando fuori (e non dovervi operare al fegato al ritorno). E credetemi: se non state attenti a come vi muovete rischiate di prendere belle batoste per uno spuntino! Perciò scegliete un appartamento con cucina. È difficile trovare Ostelli con la Self-Catering ma i trovano facilmente stanze di appartamenti in condivisione (noi abbiamo scelto una stanza doppia a 25 euro a persona. Cercate Bni Market Inn su Hostelsword.com). Praticamente ogni zona ha un grande mercato di frutta e verdura; non sono i soliti mercati che siamo abituati a vedere, ma sono delle vere e proprie metropoli di frutta e ortaggi, chiassosi e colorati. In tutta Barcellona inoltre ci sono moltissimi forni che vendono pane e dolci molto buoni a tutte le ore. Per il pranzo vi consiglio di farcirvi da voi (verdure per i veg, jamon serrano per i carnivori) una baguette presa al forno. Un panino fai da te, almeno per il pranzo, è un'ottima soluzione; a meno che non vogliate spendere 20 euro in una bocadilleria! (un vero furto legalizzato!). Altrimenti, sempre per il pranzo, potete scegliere una via non proprio preferibile ma che vi salva da situazioni di difficoltà: entrate in fastfood come Pan's (che offre Baguette con Tortillas) o come l'ottimo VIENA che è stato una vera rivelazione. Per la sera attenti a come vi muovete; è pieno di Bar-Ristorante: non entrate nei luoghi che offrono questo binomio e che espongono foto all'esterno di piatti uguali per tutti. Ne troverete uno ogni 5 metri e sono quasi sempre vuoti, se non fosse per bevitori e qualche sfortunato viaggiatore affamato. I tavolini sono spogli e ti viene apparecchiato solo per te, fortunato viaggiatore!! (ahi!!). Magari si paga anche poco se vi dice bene, ma il cibo è scadente. Per farvi un paragone vi pongo questa domanda: andreste mai a mangiare un piatto di pasta in un pub? Ecco! Ci siamo intesi! Se volete mangiare bene, e spendere anche poco (meno della bocadilleria!) dovete andare nei veri ristoranti, o nelle taverne nascoste nei vicoletti antichi. Mangiate tipico ovviamente, non siate i soliti nostrani che ricercano la cucina italiana mi raccomando. Ci sono dei ristorantini come LA FONDA (al quale sono andato grazie ad una recensione di Ciao! =)), ma soprattutto il mitico LA RITA (www.la-rita.com) dove, si mangia bene - molto bene - e si spende poco (23 a persona per 2 primi, 2 secondi, 2 dolci e una bottiglia di bianco).
I piatti che non dovete farmi mancare sono: la paella, che sebbene Valenciana è un piatto tipico catalano; LAS MANDONGUILLES AMB SIPIA, ovvero polpette di vitella con seppie: infatti i catalani mischiano carne e pesce senza scrupoli, ma se assaggiate una Mandonguilles dovrete riscrivere le gerarchie dei vostri gusti culinari. Poi assaggiate la FIDEUà, una sorta di pasta locale condita con la salsa ALLIOLI, che è una tipica salsa catalana con base di aglio. La CREMA CATALANA è sicuramente un istituzione nel campo dei dolci, ma i catalani se la cavano molto bene in quel campo. Se vi capita nel menu il DOLCE DI TIM BAON provatelo: due tavolette di gelato con mandorle coperte di crema catalana, il tutto affogato nel cioccolato fuso! Una leccornia da veri golosi!
ps. sulla rambla vi capiterà di vedere dei boccaloni di sangria. Prima di sedervi chiedete il prezzo, anche se credo che il bicchiere piccolo contenga almeno un litro, vedervi arrivare lo scontrino con scritto 30 euro per due bicchieri vi lascia un po' sotto shock se non siete preparati.
TRASPORTI
Dipende da dove alloggiate; se vi trovate in un punto centrale potrete raggiungere agevolmente a piedi tutte le principali attrazioni. Però forse è il caso che un piccolo ausilio meccanico ogni tanto lo usiate. Ad esempio prendete la funivia per arrivare al castello di Montjiuc o un autobus (il 24) per arrivare a Parc Guell. Ben due metro hanno la fermata alla Sagrada Familia ed ogni punto è raggiungibile abilmente con metro o bus. Sei linee metropolitane (L1, L2, L3, L4, L5, L11) sono un ottimo modo per spostarsi in maniera rapida in città. Una corsa singola costa 1.40 euro, ma scegliete un abbonamento o meglio ancora, i comodissimi biglietti integrati da 10 timbrature al costo di7.95 euro; questi ultimi potrebbero rivelarsi più convenienti degli altri abbonamenti disponibili. Tutto dipende dal numero di spostamenti che farete. Fatevi i conti. Una timbratura dura 75 minuti. Pertanto per un soggiorno di 5 giorni potrebbero bastarvi uno o massimo due biglietti da 10 viaggi. Ad ogni timbratura sul retro compare il numero di viaggi che vi restano da convalidare.
Le tariffe degli altri abbonamenti sono:
1 giorno 6 €
2 giorni 11.20 €
3 giorni 15.90 €
4 giorni 20.40 €
5 giorni 24.10 €
Targeta Familiare per 70 viaggi 46.75 €
Noi abbiamo optato per un biglietto da 10 viaggi a testa e ci sono perfino avanzate 3 convalide. Le metro chiudono a mezzanotte durante la settimana e alle 2 nel week end. Ma la città, che pulsa anche di notte fino ai bagliori dell'alba, è collegata ottimamente da un servizio di bus notturni.
Se arrivate all'aeroporto di Girona, un bus privato con un costo del biglietto di 12 €, che scende a 21 se prendete subito andata e ritorno, vi porta fino alla Estacion del Norte in prossimità della fermata metropolitana di Arc De Trionf.
ALTRO
La città è abbastanza ordinata e pulita (e se avete qualcosa in contrario con questa affermazione venite a Roma!). Gli automobilisti sono corretti: si fermano alle strisce e non strombazzano ossessivamente con il clacson. La gente è cordiale e sorridente in tutti i negozi; difficilmente farete incontri con persone scortesi. Potete parlare lo spagnolo anche se la lingua ufficiale è il catalano. Ovviamente state attenti, come in ogni città metropolitana, ai vostri averi; anche se devo devo dire che tutto questo grande pericolo di cui mi avevano avvertito non l'ho percepito. La città inoltre, nonostante abbia la nomina d'essere luogo festoso e caotico si è presentato ai miei occhi abbastanza placido: tutto il clamore proviene dai turisti. Infatti i Barcellonesi non li vedi quasi mai. Sembrano addormentati nelle loro faccende senza sforzo eccessivo. Non c'è lo stesso clima d'esasperazione e di corsa che c'è qui. Non l'avrei mai detto, ma potrei arrivare perfino ad affermare che a Barcellona ho potuto scorgere un quieto vivere che non vedo in altre città italiane. L'aria non è infetta, e non c'è la stessa tensione che respiriamo qui. Forse è che, oggi come oggi, il nostro è un paese malato. Ma non è questo il luogo dove parlare di noi. Perciò prendete una mappa, una guida e tuffatevi alla scoperta di Barcellona.
SUGGERIMETI: 3 LINK
per mangiare: www.la-rita.com
souvenir e ceramiche: www.escudellers-art.com
galerià maxò: www.maxorennella.com
a cura di Alessandro Giova
Questa Mini-Guida è leggibile anche sul mio profilo di
Magazine Europa
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