Finalmente la nostra piccola amica è di nuovo in giro per il mondo... e questo mi fa molto felice!!
Così mi è venuta nostalgia del nostro tempo insieme, e mi sono resa conto di aver dimenticato di pubblicare le foto delle vacanze a Roma e Ponza, con MJ e la mia famiglia.
Sono trascorsi già sei mesi, mamma mia come passa veloce il tempo!!
Ve le mostro ora, perchè oggi qui fa molto freddo, ma queste immagini scalderanno il cuore a qualcuna di voi...
La scorsa estate, ho portato mini Jazzi a Roma, a vedere le bellezze storiche e artistiche della capitale d'Italia.
Primo fra tutti, il Colosseo!!
Originariamente conosciuto come "Amphitheatrum Flavium" è il più grande anfiteatro del mondo, situato nel centro della città di Roma. In grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50.000 e 75.000 unità, è il più importante anfiteatro romano, nonché il più imponente monumento della Roma antica che sia giunto fino a noi, conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città di Roma e uno dei simboli d'Italia.
La sua costruzione fu iniziata da Vespasiano nel 72 d.C. ed inaugurato da Tito nell'80 d.c.
Anticamente era usato per gli spettacoli di gladiatori e altre manifestazioni pubbliche (spettacoli di caccia, rievocazioni di battaglie famose, e drammi basati sulla mitologia classica).
Nella foto si vede una parte di pavimento, ripristinato per dimostrare che al di sotto di esso, c'erano stanze per il gladiatori, celle per gli animali, e una serie di corridoi, nei quali gli attori si avvicendavano per prepararsi agli spettacoli.
MiniJazzi è rimasta molto colpita dal Colosseo, e dalle sue enormi dimensioni!
Ecco immortalati anche i Gladiatori!!
Da lontano però, MJ aveva timore delle armi e di quell'aria minacciosa...
Dopo il Colosseo siamo andati a visitare gli scavi archeologici del Foro Romano e per concludere la prima giornata di vacanza, siamo passati a farci una foto davanti al "Vittoriano".
Il nome deriva da Vittorio Emanuele II, il primo re d'Italia.
Alla sua morte, nel 1878, fu deciso di innalzare un monumento che celebrasse il Padre della Patria e con lui l'intera stagione risorgimentale.
Il complesso monumentale venne inaugurato da Vittorio Emanuele III il 4 giugno 1911.
Fu il momento culminante dell'Esposizione Internazionale che celebrava i cinquanta anni dell'Italia unita. Nel complesso monumentale, sotto la statua della Dea Roma, è stata tumulata, il 4 novembre del 1921, la salma del "Milite ignoto" in memoria dei tanti militari caduti in guerra e di cui non si conosce il nome o il luogo di sepoltura. Il Vittoriano doveva essere uno spazio aperto ai cittadini. Oggi è consentito visitarlo, ma solo in orari prestabiliti.
Il secondo giorno siamo stati a visitare la Basilica di San Pietro e i Musei vaticani.
La basilica di San Pietro in Vaticano è la più grande delle quattro basiliche papali di Roma, spesso descritta come la più grande chiesa del mondo e centro del cattolicesimo.
Non è tuttavia la chiesa cattedrale della diocesi romana poiché tale titolo spetta alla basilica di San Giovanni in Laterano che è anche la prima per dignità, essendo Madre e Capo di tutte le Chiese dell'Urbe e del Mondo.
La costruzione dell'attuale basilica di San Pietro fu iniziata il 18 aprile 1506 sotto papa Giulio II e si concluse nel 1626, durante il pontificato di papa Urbano VIII, mentre la sistemazione della piazza antistante si concluse solo nel 1667. Si tratta tuttavia di una ricostruzione, dato che nello stesso sito, prima dell'odierna basilica, ne sorgeva un'altra risalente al IV secolo, fatta costruire dall'imperatore romano Costantino I sull'area del circo di Nerone e di una contigua necropoli dove la tradizione vuole che san Pietro, il primo degli apostoli di Gesù, fosse stato sepolto dopo la sua crocifissione.
Ecco una rara immagine della prima basilica di san Pietro, abbattuta per poter costruire quella che oggi tutti conosciamo.
Tra le tante, stupende, opere d'arte, conservate nella attuale Basilica di san Pietro, affreschi, dipinti, arazzi, statue, capitelli e quant'altro, questa è forse la più famosa!
La pietà di Michelangelo, più piccola in realtà di quanto immaginassimo, è protetta da una teca e non ci si può avvicinare troppo, perchè più volte è stata violata e deturpata ma mani folli e violente.
Mette addosso una sensazione di tristezza infinita, così dolce e commovente, vero?
Era così affascinata dalla santità del luogo, che Mini Jazzi ha insistito anche per incontrare il Papa...
Quando le guardie svizzere hanno cominciato a urlare, abbiamo spiegato che era solo uno scherzo, e che l'immagine di Papa Francesco era solo un manifesto incollato per strada... ah ah ah!...
Anche la visita ai Musei Vaticani è stata lunga e interessante, abbiamo visto opere d'arte di inestimabile valore ma che non si potevano fotografare, peccato!
Ma quando siamo arrivati davanti ai sarcofagi...
che noiosi i guardiani dei Musei... "No camera! ... No foto!"
Le uniche cose a cui siamo riuscite a strappare una immagine, sono stati i pavimenti...
Siamo davvero due pazze avventurose, io e MiniJazzi ... ci siamo divertite un sacco!!!
Il terzo giorno siamo andati a zonzo per il centro di Roma.
Peccato che la gran parte dei monumenti famosi, come la Fontana di Trevi, Piazza di Spagna e altre cose interessanti da vedere, erano coperte da impalcature per il restauro, così dovete accontentarvi solo di questa immagine della bocca della verità, famosa anche per il film "Vacanze romane".
Nel periodo della Roma Antica, la "Bocca della Verità" era in realtà un tombino.
I tombini, nella Roma Antica, riportavano spesso l'effigie di una divinità fluviale che "inghiotte" l'acqua piovana.
Nel 1632 l'antico mascherone in marmo fu murato nella parete del "pronao" (zona antistante l'ingresso) della chiesa di Santa Maria in Cosmedin di Roma.
Come potete vedere, rappresenta un volto maschile con una fluente barba, forse Giove Ammone, o un oracolo.
Gli occhi, naso e bocca sono forati e cavi.
Nel medioevo si fece strada la leggenda che il mascherone fosse magico e rivelasse la verità, "mangiando" o meglio, trattenendo la mano di chi l'avesse infilata nella sua bocca, se avesse mentito...
Naturalmente, era frequentemente visitato dai mariti che avessero dubitato della fedeltà delle proprie mogli, le quali erano costrette a infilare la mano in quella bocca spaventosa...
Io, per sicurezza, la mano non l'ho infilata affatto... ah ah ah!
Nel pomeriggio, ci è venuta voglia di allontanarci dalla calura della città, così abbiamo deciso di fare una lunga passeggiata a Villa Borghese, per godere del fresco degli alberi.
Fu concepito come zoo nel 1908, da un'organizzazione il cui scopo era quello di destinare una zona della città come esibizione di specie animali esotiche a scopo educativo. Lo zoo aveva una superficie di circa 12 ettari e fu costruito nella parte settentrionale di Villa Borghese.
I lavori iniziarono il 10 maggio 1909 per terminare nell'ottobre del 1910. Il 2 novembre, arrivava a Roma il treno che portava da Amburgo il primo gruppo di animali destinato a popolare i vari ambienti preparati per loro.
Lo zoo fu inaugurato tra grandi festeggiamenti il 5 gennaio del 1911.
Per pura coincidenza, MiniJazzi aveva un bel cappello da esploratore in valigia!!
Eccola davanti allo spazio dedicato agli elefanti....
Il quarto giorno a Roma abbiamo visto una cosa inusuale, la Chiesa di Santa Maria Immacolata a via Veneto.
L'attrattiva principale della chiesa è sicuramente la cripta-ossario decorata con le ossa di circa 4000 frati cappuccini, raccolti tra il 1528 ed il 1870 dal vecchio cimitero dell'ordine dei Cappuccini, che si trovava nella chiesa di Santa Croce e Bonaventura dei Lucchesi, nei pressi del Quirinale.
La cripta è divisa in cinque piccole cappelle dove si trovano anche alcuni corpi interi di alcuni frati mummificati con indosso le vesti tipiche dei frati Cappuccini.
All'ingresso della cripta, su una targa, è scritto:
« Quello che voi siete noi eravamo; quello che noi siamo voi sarete. »
La scelta di decorare la cripta con le ossa, che potrebbe apparire lugubre e macabra, è in realtà un modo di esorcizzare la morte e di sottolineare come il corpo non sia che un contenitore dell'anima, e in quanto tale, una volta che essa l'ha abbandonato, il contenitore si può riutilizzare in altro modo.ATTENZIONE! la prossima foto non è per i deboli di cuore!
Era quasi ora di cena ed eravamo in cerca di un ristorante, abbiamo percorso via Veneto, meta del jet set degli anni '50 e ho immortalato MiniJazzi davanti all'Harry's bar, come se fosse una star....
L'ultimo giorno a Roma lo abbiamo trascorso visitando il quartiere di Trastevere, il tredicesimo rione di Roma.
Il nome deriva dal latino trans Tiberim (al di là del Tevere), perché la città ebbe origine e principale sviluppo invece nella opposta sponda.
Al tempo delle origini di Roma (754-509 a.C.), la zona di Trastevere era una terra ostile che apparteneva agli Etruschi. Roma la occupò per poter sorvegliare il fiume da ambo i lati. In ogni caso la sua importanza era soltanto strategica: Roma non aveva interesse ad estendersi urbanisticamente su quel lato. Infatti Trastevere era collegato al resto della città solo da un debole ponte di legno, il Sublicio.
In età repubblicana, le zone vicino al fiume si popolarono di quei lavoratori le cui attività erano legate al fiume, come marinai e pescatori, e ci fu una grande affluenza di immigrati orientali, principalmente ebrei e siriani.
Nel Medioevo il quartiere aveva vie strette, tortuose e irregolari, perciò Trastevere rimase un labirinto di viottoli.
Forte era il contrasto tra le ricche e possenti abitazioni dei signori e le casupole delle persone più povere.
Grazie al parziale isolamento (si trovava al di là del Tevere) e all'ambiente multiculturale fin dal tempo dell'antica Roma, gli abitanti di Trastevere, chiamati "trasteverini", venivano a formare quasi una popolazione a sé stante: popolani di nota tenacia, fierezza e genuinità. Inoltre, le donne erano considerate molto belle, con occhi e capelli molto scuri e dai bei lineamenti.
Oggi Trastevere mantiene ancora il suo carattere grazie alle strade tortuose coperte di sanpietrini su cui si affacciano case popolari medioevali.
La notte si riempie di persone, sia italiane che straniere, grazie alla ricchezza di ristoranti tipici romani e pub per ogni fascia di prezzo.
Per l'ultima cena a Roma, noi abbiamo scelto un ristorante messicano, sulla riva del fiume Tevere...
Arrivederci Roma!!!
Le vacanze romane sono proseguite il giorno dopo, sull'isola di Ponza, nel mar Tirreno....
Il territorio comprende l'isola principale, Ponza appunto, e le vicine isole minori di Palmarola, Gavi e Zannone, appartenenti all'arcipelago delle isole Ponziane, nel Mar Tirreno.
L'isola principale, quasi completamente collinare, raggiunge la massima altezza di 280 m nella sua estremità meridionale.
Il piccolo paese di Ponza presenta antiche case di pescatori, molto carine e variopinte, alle quali si può accedere solo a piedi, salendo scale imbiancate.
Le strade asfaltate sono poche e vi possono circolare solo le auto dei residenti, o pochissimi turisti!!
Sappiatelo, se volete trascorrere le vacanze su questa bella isola!
L'attrattiva principale sono, naturalmente, le spiagge.
Meta molto popolare per i visitatori è una piccola spiaggia denominata "Chiaia di Luna", che è esposta ad occidente e protetta dai venti da una parete di tufo bianco molto elevata. La baia è accessibile solo via mare o tramite un tunnel di epoca romana.
Attualmente la spiaggia è interdetta sia via terra, sia via mare, a seguito del decesso di una giovane bagnante, avvenuto nell'estate del 2001.
Anticamente in questa spiaggia era ubicato un porto greco; ancora oggi nei fondali limitrofi non è infrequente rinvenire resti di antiche costruzioni o frammenti di anfore.
La Spiaggia di Frontone è attualmente l'unica facilmente raggiungibile dal porto, grazie a un collegamento garantito da noleggiatori presso la Banchina Nuova.
Noi ci siamo stati e anche Mini Jazzi ha preso il sole...
Il mar Tirreno è profondo, colore blu intenso e ricco di pesci... Abbiamo fatto gite in barca, visitato le grotte lungo la costa, nuotato, pescato... siamo stati davvero molto bene!
Peccato che le vacanze finiscono sempre presto!
Le vacanze di Mini Jazzi invece sono proseguite a casa mia, ma questa è un'altra storia... ve lo racconto nel prossimo post, che stavolta mi sono dilungata troppo!
ah ah ah!
Alla prossima!!