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Mini recensione: "Alone. Il solitario"

Creato il 22 luglio 2015 da Ilary
Mini recensione: Titolo: Alone. Il solitario Autore: Giada Bafanelli Editore: autopubblicato Pagine: 77 circa Prezzo: 0,99 € ebook
Dopo aver attraversato la Svezia, il cacciatore di lupi mannari Einar Ivarsson arriva nella piccola e silenziosa città di Falun. Lì viene ingaggiato per uccidere Kirsi, una ragazza che due mesi prima si è tramutata in mannaro, aggredendo due uomini. Ma niente è ciò che sembra e, tra apparizioni misteriose e rivelazioni oscure quanto pericolose, Einar si troverà a dover fare delle scelte difficili che riporteranno a galla il suo passato.

RECENSIONE

Alone. Il solitario è un racconto urban fantasy che vede protagonista Einar Ivarsson, un cacciatore di lupi mannari che, nella cittadina svedese di Falun, viene ingaggiato da una donna perchè uccida sua figlia Kirsi, tramutata in mannaro due mesi prima e accusata di aver aggredito due uomini. Durante le sue ricerche Einar fa un incontro sconvolgente che riporta alla luce un doloroso passato che l'uomo stava cercando di dimenticare ma non solo, proprio grazie all'aiuto di colei che dovrebbe eliminare, cioè Kirsi, scopre che non tutto è semplice come sembra, e che la realtà dei fatti è ben più complicata e oscura... Davvero un bel racconto Alone. Il solitario, una storia breve che cattura e si fa leggere in un lampo; mistero e suspense crescente, azione e una sottile tensione che percorre tutto il racconto lo rendono ancora più coinvolgente. Ad arricchire il racconto concorre anche la splendida ambientazione svedese con il paesino di Falun, la neve che attutisce i rumori, il buio, gli ululati lontani, tutto descritto in modo molto suggestivo ed evocativo. Pur trattandosi di un racconto e quindi una storia breve che non concede molto spazio, l'autrice è riuscita sia a svilupparla con i giusti tempi narrativi, oltre che a delineare e caratterizzare molto bene anche i protagonisti, soprattutto Einar, il cacciatore solitario e scontroso, ma anche Kirsi, la ragazza mannara, che inaspettatamente si rivela per lui un prezioso aiuto. Il finale è abbastanza sorprendente e, anche se si tratta di un racconto autoconclusivo, potrebbe far pensare a un futuro seguito, magari un vero e proprio romanzo dedicato ad Einar che approfondisca maggiormente il suo personaggio, il mondo dei cacciatori del quale si fanno solo pochi cenni ma che sembra molto interessante, oltre che farci conoscere meglio i lupi mannari. Sono rimasta colpita da Einar, soprattutto per il finale che rimescola le carte, e mi piacerebbe davvero leggere un romanzo che parta proprio da questa conclusione inaspettata. Insomma, la mia opinione è assolutamente positiva, Alone. Il solitario è un racconto ben scritto, molto appassionante e con dei personaggi davvero intriganti che, se siete appassionati di urban fantasy e lupi mannari, non potete lasciarvi scappare! 
Il mio voto: Mini recensione:

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