Come vi avevo detto nel post sulle novità del blog, quest'anno voglio mettere il turbo alle recensioni, ne voglio postare di più - l'ideale sarebbe recensire tutti i libri che leggo, ma a volte non so davvero cosa dire su certi libri - e voglio continuare anche con le mini recensioni che, come è facile e ovvio intuire, sono molto più brevi di quelle tradizionali, diciamo che sono degli assaggi di recensione.
Per le prime mini recensioni del 2015 ho scelto di parlarvi di due libri che in realtà ho letto verso la fine dell'anno scorso ma di cui non ho avuto tempo di parlarvi, Memorie di una geisha e Utente anonimo.
Memorie di una geisha | Arthur Golden TEA | 571 pagine 5,00 € brossura
Circondate da un'aura di mistero, le geishe hanno sempre esercitato sugli occidentali un'attrazione quasi irresistibile. Ma chi sono in realtà queste donne? A tutte le domande che queste figure leggendarie suscitano, Arthur Golden ha risposto con un romanzo, profondamente documentato, che conserva tutta l'immediatezza e l'emozione di una storia vera. Che cosa significa essere una geisha lo apprendiamo così dalla voce di Sayuri che ci racconta la sua storia: l'infanzia, il rapimento, l'addestramento, la disciplina - tutte le vicende che, sullo sfondo del Giappone del '900, l'hanno condotta a diventare la geisha più famosa e ricercata. Un romanzo avvincente e toccante, coronato da uno straordinario ritratto femminile e dalla sua voce indimenticabile.
Memorie di una geisha racconta la vita di una geisha dall'infanzia all'età adulta, facendo scoprire a noi occidentali un mondo misterioso e affascinante che conosciamo in modo a dir poco superficiale e spesso erroneo. Benchè il titolo possa far pensare a una biografia, è in realtà un romanzo che l'autore ha scritto ispirandosi alla vita di una vera geisha; è scritto in prima persona e la voce narrante è quella di Sayuri, una delle geishe più famose e ricercate. Nata con il nome di Chiyo in un povero villaggio di pescatori, quella che un giorno diventerà Sayuri viene rapita all'età di nove anni e portata a Gion, il quartiere delle geishe di Kyoto dove inizia un duro addestramento che la porterà ad essere una delle geishe più note. La vita di Sayuri a Gion inizialmente non sarà facile, si sentirà sola, abbandonata e non riesce facilmente ad adattarsi ai mille doveri che le spettano, tanto che deciderà di scappare, ma l'incontro con un uomo speciale le farà cambiare idea e da quel momento si impegnerà con tutte le sue forze per diventare una vera geisha e poterlo così incontrare di nuovo... Con questo romanzo Arthur Golden è riuscito a tratteggiare un affresco dettagliato e realistico di quella che doveva essere la vita di una geisha nel Giappone degli anni '30, intrecciando la storia personale di Sayuri alle vicende storiche di un paese con tradizioni secolari così estranee al nostro mondo e così ricche di fascino. Memorie di una geisha è una lettura davvero emozionante ed estremamente coinvolgente, grazie a una scrittura ammaliante e delicata anche nei passaggi più duri, che cattura pagina dopo pagina trasportando il lettore in un viaggio nel tempo tra sale da tè, raffinati kimono, rituali e cerimonie, ma anche intrighi e, non da ultimi, personaggi indimenticabili. Un libro davvero bello che, personalmente, ho iniziato un po' titubante ma che, dopo poche pagine, non sono più riuscita a lasciare. Se non l'avete ancora letto, ve lo consiglio, soprattutto se siete appassionati di cultura giapponese perchè è veramente un ottimo libro per chi volesse approfondirla.
Utente anonimo | Veit Etzold Sperling & Kupfer | 384 pagine 9,90 € cop. rigida / 6,99 € e-book
Dal giorno in cui sua sorella minore fu rapita e uccisa da un assassino rimasto ignoto, ogni anno, in quel funesto anniversario, Clara entra in chiesa a confessarsi. Soltanto là può alleggerirsi, anche solo per un istante, del terribile senso di colpa che la accompagna ovunque: fu lei, quel fatale pomeriggio, a dimenticare di andare a prendere la bambina a scuola, lasciandola sola, preda di chi voleva farle del male. È quel senso di colpa che l'ha spinta a entrare nella polizia di Berlino, nella sezione crimini efferati. Come quelli che stanno sconvolgendo la città: omicidi violentissimi, opera di un assassino silenzioso e invisibile come un virus informatico. È proprio su Internet che il killer, chiamato dai giornali il Senza nome, recluta le sue vittime, adescandole su Facebook. Dove, di volta in volta, ruba identità altrui, spesso addirittura quelle delle sue prede successive, dimostrandosi un abilissimo hacker: col risultato che Clara, e con lei l'intera polizia di Berlino, si ritrovano su piste sempre sbagliate. Ma la sfida solo all'inizio: le cose si complicano quando, tramite il web, il killer fa sapere di avere rapito Andira, la top model di un seguitissimo reality della televisione tedesca, e di volerla seviziare e uccidere come ha fatto con tutte le altre vittime. Per Clara, salvare Andira diventa una missione: se ci riuscirà, forse espierà la colpa di aver perso la sorellina. Ma non ha fatto i conti con la mente perversa del serial killer, e con un segreto che risale al proprio passato.
Questo libro è stata una delusione cocente. L'ho comprato un bel po' di tempo fa in occasione di una promozione sull'e-book, incuriosita dalla trama che mi sembrava niente male, ma l'ho letto solo pochi giorni fa e, a lettura terminata, posso affermare che avrei potuto anche risparmiarmi quei 1,99 € che ho speso. Che peccato, perchè dalla trama che mi era sembrata accattivante, in particolare per il riferimento alle moderne tecnologie, mi aspettavo davvero un thriller mozzafiato e originale, invece mi sono trovata un romanzo noioso e banale. Utente anonimo prende spunto dall'innarestabile diffusione dei social network e dal fatto che possono diventare fertile terreno di caccia per spietati serial killer, proprio come quello di cui racconta questo romanzo, un assassino che si fa chiamare "Il Senza Nome" che adesca le sue vittime sui siti d'incontri, le tortura e le uccide. Sulle sue tracce si mette Clara Vidalis, poliziotta con alle spalle un dramma che la tormenta da anni e per cui si sente colpevole, la sparizione e la morte della sorella minore, che intraprenderà una corsa contro il tempo per fermarlo prima che possa uccidere ancora. Non pensavo che sarei rimasta così delusa da questo libro sul quale avevo riposto alte aspettative e invece si è rivelato una lettura ben poco appassionante. Non mi è piaciuto il modo in cui è stata sviluppata la trama, soprattutto non ho apprezzato i capitoli dedicati al reality show a cui partecipa anche una delle future vittime del Senza Nome, che mi sono sembrati inutili e slegati dal resto del romanzo (si capisce solo alla fine che è in realtà questi capitoli hanno un senso). Non ho gradito nemmeno i personaggi che ho trovato piatti, inconsistenti e stereotipati, soprattutto la protagonista e il killer: almeno loro avrebbero meritato una caratterizzazione migliore e soprattutto un po' più originale. Per quanto mi riguarda, a parte alcuni momenti più interessanti, è stata una lettura ben poco coinvolgente e, secondo la mia opinione, un thriller poco convincente, anche se potenzialmente avrebbe avuto le carte in regola per essere un buon libro invece che un libro mediocre e prevedibile. Mi dispiace ma non lo consiglio.