Non tutte le storie hanno bisogno di pagine e pagine per essere raccontate. Ci sono storie che riescono ad avere vita anche con poche parole. Nasce così questo spazio, dove si parlerà unicamente di racconti brevi, e io mi adeguerò alla loro brevità e scriverò solo "Mini-recensioni per mini-Storie". Basta poco per creare!
MINI-RECENSIONE DI "LUCE" DI EILAN MOON
Se volete leggere il racconto cliccate qui!
Esistono storie di fantasia che riescono a sondare le zone d’ombra della nostra realtà. Storie dove gli eventi drammatici della vita si intrecciano alle vie sconosciute dell’immaginazione. Questo tipo di narrazione ci permette di riflettere su episodi reali da un’altra prospettiva, dandoci una visione più cupa degli eventi di cui leggiamo.
“Luce” è un racconto breve scritto dalla talentuosa Eilan Moon e ci introduce in uno spaccato di vita reale tragico e disperato. Elisa è seduta su una panchina e riflette sul suo destino. È molto malata e le rimane poco da vivere, ma il suo desiderio più grande sarebbe quello di rimanere e poter vedere i suoi figli crescere e stargli vicino nei momenti di gioia e in quelli più dolorosi. Tuttavia, a causa della strada che il fato ha scelto per lei, tutto questo non sarà possibile. La donna è triste e disperata, ma ad un certo punto arriva un bambina che comincia a parlare con lei e che le apre un nuovo orizzonte. La ragazzina si chiama Luce e ha una proposta per lei, una proposta allo stesso tempo angelica e demoniaca come il suo aspetto, e che spingerà Elisa verso una strada sconosciuta, ad un bivio tra bene e male che in entrambi i casi porterà alla perdita di qualcosa estremamente importante.
Questo racconto si legge davvero in pochi minuti e la lettura è facilitata dalla scrittura molto semplice e diretta di Eilan. In poche righe l’autrice ci permette di entrare nella vita di una donna angosciata e riesce a trasmettere con pochi e semplici dettagli un senso di inquietudine e perdita che arriva allo stomaco e non lo lascia più. La situazione di Elisa è di certo molto realistica, ma l’incontro che avviene nel parco ha un sapore fantasioso e amaro. Chi è Luce? Cosa vuole da lei? Perché l’ha scelta? Queste sono solo alcune delle domande che nascono durante la lettura di queste poche pagine ricche di oscurità. La penna di Eilan è sicuramente abile e riesce a descrivere contemporaneamente la dolcezza della speranza nascente e la malvagità di un destino avverso e, soprattutto, di una scelta crudele. Ciò che ho provato mentre sfogliavo il racconto è un misto di ansia, turbamento e inquietudine, una tensione che mi ha accompagnata per tutta la durata della conversazione tra Elisa e Luce e che ha solleticato la mia curiosità. È una riflessione sulla vita e sulla morte, sulle scelte che siamo disposti a fare per non perdere ciò che amiamo e sulla dualità delle decisioni, il bivio tra bene e male.
Se amate le storie brevi condite da un tipo di fantasia cupo e che esplorano temi profondi guardandoli sotto una luce oscura questo è il racconto che fa per voi e io ve lo consiglio caldamente!
Monia Iori




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