Eccomi completamente svestita dai panni della turista calabrese, mi ritrovo a dovermi riadattare alla vita di città e alle sue consuetudini, che comprendono fortunatamente anche tanti lati positivi. Quello che preferisco è sicuramente l’appuntamento dell’aperitivo milanese, che aiuta a rendere la settimana lavorativa un po’ meno stressante: si possono far due chiacchiere con gli amici anche in settimana senza fare troppo tardi, si può concludere un appuntamento di lavoro sbottonandosi un po’ la camicia davanti ad una birra, ma soprattutto si può cenare senza cucinare nulla e senza spendere un capitale. Ma pare proprio che l’appuntamento più atteso dai milanesi non sia in realtà un’invenzione della città della Madonnina, ma bensì un’usanza nata a Torino alla fine del 1700. Questo appuntamento nacque, infatti, con l’inizio della produzione di un vino aromatizzato con l’infusione di erbe e spezie: il vermouth, nato appunto sotto la Mole Antonelliana. Qualche amico torinese direbbe che Torino fa e Milano porta via, migliorando, ma non vorrei aprire dibattiti senza fine. La cosa certa è che i mega buffet allestiti dalle 18.30 in poi nei locali milanesi più “in” lasciano talvolta a desiderare sulla qualità delle pietanze che offrono. Per questo motivo, ogni tanto, è preferibile organizzare un aperitivo a casa. Ci sarà sicuramente meno scelta nel buffet, ma almeno si sa quello che si mangia e oggi non è poco. Questo stuzzichino finger food è uno di quelli che preferisco.
INGREDIENTI:
PANE DI SEGALE
SALMONE AFFUMICATO
FORMAGGIO FRESCO (CAPRINO O ROBIOLA)
ERBA CIPOLLINA O ANETO
PROCEDIMENTO:
Ho spalmato su una fetta di pane il formaggio, sul quale ho adagiato poi il salmone. Ho proseguito così con un altro strato di pane, formaggio e salmone, terminando con una fetta di pane. Ho tagliato il pane a quadrottine ho fatto riposare un po’ in frigorifero prima di servire. Ho spolverizzato, poi, con un po’ di erba cipollina (ma è ottimo anche l’aneto) e ho decorato a piacere.