MINIGONNA Bis

Creato il 09 agosto 2010 da Renzomazzetti

BICEFALO - Vuoto o con il cervello? E... il cuore?

 Non so spiegare come e perché stiamo preparando la valigia; sopra il letto ci sono ordinati: una pila di calzini, delle mutande, qualche maglietta, tre pantaloni lunghi e due corti, una scatola di fazzoletti di stoffa, una busta di plastica con dentro un tubo di dentifricio-spazzolino da denti-saponetta in porta saponetta-pettine per capelli. Loro, i parenti, esuli, fuggiti dal fascismo, erano venuti diverse volte portando figlie e nipoti: avevamo trascorso insieme pochi giorni felici, riempiendo la tavola totalmente allungata, facendo folto gruppo nelle passeggiate per San Romano e nelle gite a Pisa, Vinci, San Miniato e Siena. Ricordati, dice la mamma, che qui c’è la Carta d’Identità con la mia firma per il consenso, il biglietto, ottomilacinquecento lire. Tienile di conto! Metto tutto nella tasca esterna della valigia, i soldi nella tasca destra di dietro dei pantaloni; la valigia pesa il giusto, meno male. Seduto sui sedili di legno, sballottato dalle cadenze ritmate dei binari, vedo il ruotare del paesaggio: i campi verdi, gialli, grigi, marroni; le buie gallerie; gli squarci di cielo; l’apparire improvviso dell’azzurro-blu-verde mare. Poi, ad ogni fermata: risa gioiose, belle gambe nude; carni lisce e rosee, sode, tornite, splendide cosce, capelli biondi, occhi celesti-curiosi; dal finestrino guardo le ragazzine in pantaloni cortissimi e lunghi che guidano il motorino portando dietro, strettamente abbracciato, un ragazzino! Ero in Francia.

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L’INVITATION AU VOYAGE

Mon enfant, ma soeur,

Songe à la douceur

D’aller là-bas vivre ensemble!

Aimer à loisir,

Aimer et mourir

Au pays qui re ressemble!

Les soleils mouillés

De ces ciels brouillés

Pour mon esprit ont les charmes

Si mystérieux

De tes traitres yeux,

Brillant à travers leurs larmes.

Là, tout n’est qu’ordre et beauté,

Luxe, calme et volupté,

Des meubles luisants,

Polis par les ans,

Décoreraient notre chambre;

Les plus rares fleurs

Melant leurs odeurs

Aux vagues senteurs de l’ambre,

Les riches plafonds,

Les miroirs profonds,

La splendeur orientale,

Tout y parlerait

A l’ame en secret

Sa douce langue natale.

Là, tout n’est qu’ordre et beauté,

Luxe, calme et volupté.

Vois sur ces canaux

Dormir ces vaisseaux

Dont l’humeur est vagabonde;

C’est pour assouvir

Ton moindre désir

Qu’ils viennent du bout du monde.

Les soleils couchants

Revetent les champs,

    Les canaux, la ville entière,

    D’hyacinthe et d’or;

    Le monde s’endort

    Dans une chaude lumière.

    Là tout n’est qu’ordre et beauté,

    Luxe, calme et volupté.

    -CHARLES BAUDELAIRE-


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