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Minimum – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 24/09/2014

Cover Minimum

PC TESTATO SU
PC

Genere:

Sviluppatore:

Produttore: Cubed Productions LLC

Distributore: Digitale

Lingua: Inglese

Giocatori: 10

Data di uscita: 10/09/2014

VISITA LA SCHEDA DI Minimum

Pro-1Grafica minimale e impegnativa Contro-1Poco originale

Pro-2Frenetico e divertente Contro-2Scarsa precisione negli scontri a fuoco

Contro-3Scatti e cali inspiegabili

Abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione nei videogiochi degli ultimi 4-5 anni, continua l’ascesa dei MOBA, dei MMO e degli intramontabili FPS, e per deliziarvi con l’ennesimo acronimo sono apparsi prepotentemente i FTP ovvero i Free to Play con i cosiddetti “acquisti in-app”; abbiamo inoltre visto risorgere molti titoli con uno stile “vecchia scuola” che la stampa odierna, youtubers e ancor peggio gli stessi sviluppatori, si ostinano a chiamare “pixel art”. Da questo crogiolo di componenti sul mercato, la storica Atari non demorde e si rigetta abbastanza di recente nella mischia con una serie di IP più o meno famose come il capostipite dei survival horror Alone in the Dark e Haunted House. Ma per rendersi ancor più competitiva e soprattutto innovativa, l’azienda americana decide di scommettere su qualcosa di completamente nuovo con lo studio di sviluppo Human Head Studios e il neonato Minimum, tenendo alta la guardia sugli elementi che abbiamo citato poco sopra… Vediamo come.

Minimum

SEMPRE LA STESSA STORIA… ANZI NO

Questo nuovo Minimum, disponibile al momento solo per PC, offre al giocatore dei campi di gioco più o meno noti, trattandosi fondamentalmente di uno sparatutto in terza persona, dove impersonerete… Ehm, è complicato. Ok, Minimum non ha una sua storia, e non sappiamo il perché di questa scelta, ma forse i programmatori hanno voluto lasciare spazio alla fantasia dei giocatori anche in questo aspetto. Come dicevamo, questo sparatutto vede fronteggiare quelli che sembrano robot o umanoidi, armati di fucili, cannoni, bombe e ogni tipo di spada come arma secondaria. Lo stile dei personaggi e quello degli ambienti è prodotto da un numero di poligoni essenziale, appunto Minimale. A dirla tutta, a primo impatto sembra che il titolo Atari risulti quasi scarno e privo di personalità, schiacciando quasi volutamente l’occhio a titoli come Minecraft. Le tre modalità di gioco il classico deathmatch a squadre, scontro tra titani e orda mode, che sembrano essere state create senza troppa originalità per far divertire il pubblico della rete. Nella prima abbiamo il classico scontro tra due squadre in modalità deathmatch, fatto di spari frenetici, respawn e quant’altro. Nell’arena di gioco si sviluppa il sistema di crafting preso proprio dai MOBA, dando al giocatore l’opportunità di raccogliere nuovi pezzi per l’armatura e cristalli atti a potenziare le armi a disposizione, ma badate bene che una volta uccisi, il vostro killer trarrà beneficio da quanto avevate conquistato. Molti di questi oggetti è possibile trovarli nelle aree di gioco, mentre altri sono disponibili attraverso le micro-transazioni che, essendo un gioco già a pagamento, fanno un po’ storcere il naso. Se non altro, abbiamo notato diversi accorgimenti che fanno in modo di rendere accessibile il gioco ad un’utenza piuttosto vasta. Ad esempio, abbiamo notato che nei nostri primi deathmatch non eravamo mai insieme ad altri giocatori con un livello molto più avanzato del nostro, dandoci la possibilità di godere sin dall’inizio del titolo, senza che le nostre azioni fossero brevi “comparsate” da una manciata di secondi. Inoltre è assente la componente pay-to-win, dato che, come da poco anticipato, gli oggetti possono essere comprati, ma anche conquistati sul campo di battaglia, e ad ogni modo molti di essi non creano un divario così enorme da gravare sulle proprie abilità in gioco.

La orda mode ripropone le stesse modalità del deathmatch a squadre, con la differenza che gli utenti online dovranno sovrastare alle orde di nemici comandati dalla CPU, ma la vera novità di Minimum è la modalità Titani. Immaginate una sorta di tower defence in cui dovete difendere la vostra torre, mentre conquistate terreno per assediare la torre nemica… I mobile store sono pieni di questi titoli, e i ragazzi di Human Head Studios hanno voluto proporre qualcosa di simile, con lo stile che contraddistingue il loro titolo. Vi troverete dunque a fronteggiare una squadra nemica, ma a capo della vostra armata ci sarà un enorme e potente Titano, che riprende le fattezze e lo stile degli umanoidi visti nel gioco, ma in maniera – passateci il termine - titanica, tanto che vi sembrerà di comandare uno dei tanto amati robot giapponesi. Man mano che avanzate verso il territorio nemico, potrete raccogliere armi e potenziamenti da terra, che andranno a incrementare l’arsenale del vostro robottone e una volta che il vostro titano incrocerà le armi con quello avversario, inizierà il tripudio per gli occhi: pugni, missili e un uso spropositato delle fiammate delizierà gli occhi di ognuno di voi. Ultima menzione va fatta per gli obiettivi che capeggiano sulla home page del gioco, ovvero delle mini-sfide che vi verranno proposte giornalmente, come uccidere dieci giocatori con una katana, o non morire mai durante il deathmatch e cosi via.

IL RICCO E IL POVERO

Minimum è un gioco dallo stile coraggioso, anche se prende spunto dallo stile minimalista di tanti altri giochi (qualcuno ha detto Minecraft? NdR), e applicarlo in uno sparatutto non è certo cosa da poco. Molti lo apprezzeranno dopo una decina di minuti di gioco, scoprendo che Minimum in realtà offre davvero tanto graficamente. Gli effetti e il controllo delle luci, le fiamme e la rappresentazione dello spazio, sono solo alcuni degli elementi che vi ricorderanno che Minimum non è un gioco in pixel-art, ma solo volutamente minimal. I programmatori probabilmente non hanno saputo gestire bene questo aspetto quando si sono trovati ad ottimizzare il codice di Minimum; purtroppo ci duole ammettere che nonostante il titolo non sfoggi un motore grafico all’ultimo grido, esso si è rivelato particolarmente esoso di risorse, tanto da “scattare” vistosamente anche con un PC in grado di reggere tranquillamente titoli molto più complessi. Altri difetti si sono palesati durante i match a squadre, rivelando un puntamento delle armi preciso, ma spesso mal calibrato, facendo finire i colpi sparati in altre parti del corpo dell’avversario o peggio fuori sagoma.

Minimum cerca di innovare e di scopiazzare allo stesso tempo da altri titoli e da altri generi, cercando e spesso riuscendo ad essere appetibile e divertente per tutti, con difetti che sicuramente non passano inosservati e che i programmatori possono ancora limare.

Minimum – Recensione IN CONCLUSIONE
Minimum cerca il successo dove altri lo hanno già avuto, mettendo insieme delle componenti vincenti, ma rischiose per uno sparatutto, riuscendo alla fine nell'intento di divertire una vasta platea. Poco originale nonostante lo stile grafico coraggioso, avremmo apprezzato di più altre sfide come lo scontro tra Titani e un'ottimizzazione del programma che reputiamo occorra al più presto. Se cercate un'alternativa ai soliti FPS, che vi diverta e a poco prezzo, Minimum potrà regalarvi ore di sano divertimento... in attesa di indispensabili migliorie. ZVOTO 7

UN'INSOLITA ALTERNATIVA COSA SIGNIFICA PER NOI QUESTO VOTO? SCOPRILO LEGGENDO I NOSTRI CRITERI DI VALUTAZIONE!!!

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