Serie inglese (e come poteva non esserlo) consigliatami dal valente Fiandra, The Inbetweeners conta tre brevi stagioni, ed è una commedia dalla comicità serrata e dai tempi perfetti, servita con battute e scenette sparate a raffica sullo spettatore. I protagonisti quattro ragazzi insicuri e timidi, poco popolari, socialmente inetti, ripetutamente al centro di situazioni imbarazzanti, e ovviamente sempre alla disperata ricerca della gnocca.
Siamo distanti anni luce dagli adolescenti da operetta delle serie americane: qui ci sono gli scherzi scemi, le battute idiote, le canzonature irriverenti... ma anche la realtà del sottoproletariato urbano, e il grigiume della periferia... il merito più grande di The Inbetweeners, forse, sta nel suo ricordarci che esistono vita e vitalità anche lì dove lo splendente sole di Hollywood non arriverà mai, e dove forse è bene che non arrivi mai, con il suo bagliore accecante e implacabile che permea e manda in fumo tutto e tutti...
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