In un comunicato, i due sindacati hanno riportato la decisione presa dal tribunale di Roma: «Grazie al ricorso per condotta antinsindacale (art. 28 dello Statuto dei lavoratori) promosso dalle organizzazioni sindacali autonome difese dall’avvocato Dorangela Di Stefano, la presidenza del consiglio dei ministri dovrà chiudere le sedi periferiche delle strutture della pcm (presidenza del Consiglio dei ministri) affidati ai ministri Bossi e Calderoli, nella specie dovrà essere chiusa l’unica sede distaccata finora istituita presso la città di Monza. Il decreto del giudice del lavoro del 14 ottobre 2011 dichiara l’antisindacalità della condotta della presidenza del consiglio dei ministri che avrebbe dovuto coinvolgere le organizzazioni sindacali operanti nel relativo comparto, attivando le prescritte forme di partecipazione sindacale (informazione preventiva e concertazione), prima di procedere all’istituzione delle anzidette sedi».
Le due organizzazioni puntano il dito contro i ministri della lega nord, Umberto Bossi e Roberto Calderoli che hanno agito con proprio decreto all’istituzione delle sedi «E con enorme risalto sui mezzi di informazione, suscitando, tra l’altro, le legittime perplessità del Quirinale rispetto alla procedura adottata».
Come spiega il presidente del Sipre, Alfredo Macrì, «I sindacati avevano appreso dell’istituzione delle sedi a Monza dai giornali e dai tg». Alfredo Macrì promette ancora battaglia, dichiarando che presto il giudice amministrativo si pronuncerà sull’annullamento dei decreti istitutivi richiesto dal Sipre e dalla Snaprecom.
Il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti ha dichiarato che «La decisione del Tribunale di Roma è una nuova, l’ennesima, sconfitta per il governo Bossi-Berlusconi. Il ricorso promosso dai sindacati è riuscito a sventare uno dei tanti attacchi che il governo Pdl-Lega ha lanciato in questi anni alla Capitale – Zingaretti continua aggiungendo – Lo spostamento dei ministeri a Nord non era solo una folle idea, ma si è trasformata ben presto in un atto governativo inutile e antieconomico grazie alla caparbietà e alla cecità della Lega, decisa a portare avanti il progetto per indebolire la Capitale e per racimolare qualche consenso in più. Ringraziamo i sindacati che hanno promosso il ricorso e che hanno ottenuto l’annullamento di un provvedimento iniquo e insensato, specchio di un governo paralizzato e incapace di portare fuori il Paese dalla crisi».
Rammarico, alla notizia, è stato espresso dal Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Davide Boni della lega nord. «Ho letto la notizia con dispiacere, anzitutto voglio capire che cosa vuol dire comportamento antisindacale: mi sembra comunque una cosa molto ad effetto più che una decisione concreta. Avere i ministeri a portata di mano sul territorio è utile e interessante per tutti. Serve per interloquire con il territorio, molti altri paesi lo hanno fatto con successo. Qui ci sono saltati addosso subito».