Detesto gli steccati e diffido dagli ultras del primato/fattore biologico, sia esso rappresentato dall’elemento di genere che dal colore della pelle. Per questo motivo non mi unisco al coro esaltatorio, in modo aprioristico ed irragionevole, per la signora Kyenge ; ritengo, comunque, che la sua nomina rappresenti un segnale importante, un “point break” di cui una società come la nostra, ancora poco abituata alla multiculturalità, aveva ed ha bisogno. Buon lavoro e benvenuta, Dottoressa Kyenge