Minou Drouet, nata a Parigi il 24 luglio 1947, si rivelò poetessa delicata e pensosa a soli otto anni, età in cui scrisse questa ed altre poesie, edite in Italia da Mondadori nel 1957 con la raccolta poetica “Albero, amico…” Sposatasi nel 1993, da allora si è ritirata a vita privata.
In questi versi è resa in pochi tratti la tristezza di un’anima che non conosce la gioia; le immagini e le voci del mondo che sta intorno sono cercate attraverso uno smarrimento triste ed amaro e viste nei loro aspetti più desolati: la terra offre soltanto dolore, ma lo sguardo è teso con tutte le sue speranze verso l’alto. Il suo cuore è come un battello, che è trascinato qua è là dalle onde, alle quali non può opporsi. Il grido ch’esce dal suo cuore non è un grido di gioia, come dovrebbe essere quello di altri bimbi, ma è un grido simile a quello dei gabbiani che volano solitari sul mare. L’anelito del suo cuore tende però verso il cielo, e vi cerca quello che la terra non le ha saputo dare. Tutte le speranze sono volte verso l’alto, per cercare lassù qualcosa che dia un senso alla vita. Questa che propongo poesia è una pregevole metafora marina.
Le sue opere:
1957 : Arbre, mon ami, Julliard
1959 : Le Pêcheur de lune, Pierre Horay
1966 : Du brouillard dans les yeux (roman), Presses Pocket
1966 : La Patte bleue, Casterman
1968 : Ouf de la forêt, Presses de la Cité
1968 : La Flamme rousse, illustré par Daniel Billon, Hachette
1993 : Ma Vérité, Édition n° 1
IL MIO CUORE E’ UN BATTELLO LEGGERO
Il mio cuore è un battello leggero;
il suo albero si alza come un grido,
triste come il grido dei gabbiani;
il suo albero si tende come uno sguardo
che cerca qualcosa lassù...
Minou Drouet
(da Albero, amico… Mondadori, 1957)