Questo librino è un librino di cucina, e non so se è stato pubblicato col solo proposito di raccontare storie ed evocare antiche immagini, però, a dire il vero, è proprio quello che fa.
Ma facciamo un passo indietro.
Questo librino Minute fiorentine di inizio ’900 a cura di Beatrice Bocci Balocchi Basilio, è uno dei miei acquisti al Salone del libro di Torino di quest’anno. Era nel padiglione di nuova introduzione, quello dedicato ai libri di cucina. Tanti stand e tanti metri in cui, ullalah!, potevi destreggiarti dal vivo tra le smorfie della vincitrice di Masterchef e l’ultima prodezza su trampoli di Benedetta Parodi, indossando gli occhiali da sole per ripararsi dal luccichio delle infinite copertine patinate di volumi dal peso medio di dieci chilogrammi l’uno. (In realtà li volevo tutti.)
Comunque, in tutto ciò mi accorgo in un ministand con un’esposizione di libricini piccini piccini con delle copertine adorabili e tutti diversi e colorati. Con quel gusto classico e un po’ nostalgico. E davanti a questi scenari divento un bambino in un negozio di caramelle.
Sono tornata a casa con quello forse meno culinario ma sicuramente più particolare. Minute fiorentine d’inizio ’900. Minute sono i “menu” (l’ho scoperto dopo, a casa, mica lo sapevo!).
Allora, di che si tratta. E perché ve ne parlo – so già che avete paura che decida di diventare una foodblogger e inizi a sparaflashare i miei pastrocchi orrendi in cucina – in un blog che parla, essenzialmente, di “roba che ti racconta roba”.
Sono ricettine scritte tra il 1914 e il 1927 tratte dai quaderni della zia Tantì - la zia dell’autrice, intendo – che frequentava le lezioni di economia domestica e bon ton, destinate alle signorine di buona famiglia.
Ci sono le ricettine, qui, di mangiari di inizio secolo. Fiorentini. Un pizzico francesi, forse, perché la maestra della scuola faceva finta di essere francese.
C’è segnato per ognuna il prezzo (calcolando tutto, persino il costo del fuoco!), c’è il procedimento “come si faceva allora” (addio a gelatiera e impastatrice…)… Ad esempio vi è un’antica versione del tiramisù. E doppie cotture e frattaglie da colestero alle stelle!
Dicevo, all’inizio, che questo librino racconta una storia, tra le righe. Tra i fiori consigliati per rendere una bella tavola; tra l’immagine di queste ragazze a fare di conto delle spese famigliari e la cui vita era nell’andamento della vita nella casa, perché se la storia è piena di grandi uomini è grazie a una donna a occuparsi di tutti il resto; tra i menu differenziati a seconda delle classi sociali, tra “pranzi operai” e “pranzi comuni”.
Ecco, a volte un pizzico di storia italiana si trova anche nelle ricette appuntate di una garbata ragazza di buona famiglia.
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a cura di Beatrice Bocci Balocchi Basilio
Minute fiorentine di inizio ’900
Editore: Maria Pacini Fazzi editore in Lucca
Collana “I Mangiari”
pp. 80
4 euro