I famosi anellini di congiunzione o, in inglese, jump rings. Posso dire modestamente :) di non averne mai comparti di già pronti, li ho sempre fatti da sola all'occorrenza, ma solo da qualche tempo, aumentando la quantità degli anellini da fare, ho cominciato a farli veramente come si deve.
Ho sempre utilizzato il filo metallico e un mandrino: può essere un ferro da maglia, un tondino di legno o di metallo, una apposita pinza, insomma qualunque cosa abbia una sezione rotonda del diametro che vi interessa. E per tagliare usavo il mio tronchese normalissimo, che però ha il difetto di lasciare una bella bava al taglio, quindi ogni volta era un bel duro lavoro di lima su ogni anellino per rifinire il taglio alla perfezione e far sì che le due estremità del filo combaciassero alla perfezione.
Ecco perchè adesso ogni qual volta mi servano degli anellini ricorro al temuto seghetto da orafo...
E ricorro anche a simpatici espedienti per tenere ferma la molla da tagliare: qui potete vedere una molla in argento ferma su una delle mie pinze a sua volta fermata nella morsa da banco. Ma so che non è il massimo e la mia pinza (come vedete sulla punta) ne porta i segni. Ho letto che converrebbe avvolgere la molla di filo metallico con nastro adesivo di carta e tenerla con le pinze, oppure direttamente appoggiata allo stocco. Devo provare. Ma posso dirvi che non c'è niente di meglio di un anellino tagliato perfettamente dalla lama del seghetto: non devi praticamente usare più la lima (giusto se si è perfezionisti folli come me!), è pronto e si chiude perfettamente... Vale la pena di faticare un po' per un risultato così.
I miei anellini d'argento, pronti per unire gli elementi di una collana che vedrete presto.