miope per scelta (e di fatto)

per forza che non ce n'è una che vada dritta.
per forza che mio padre ci ha fatto di nuovo spaventare,
e di nuovo abbiamo passato un'altra giornata al pronto soccorso.
per forza che ci siamo dimenticati una cosa fondamentale e abbiamo dovuto ritardare partenze e passeggiate campestri e che il capodanno non sarà proprio ciò che aspettavo e desideravo.
per forza perché siamo ancora nel 2012.
anno mefitico, per quanto mi riguarda, anche se la fine del mondo l'abbiamo tutti scampata.
però va detto che intanto, tra una botta di paura e una di nervoso,
io in questi giorni mi sto liberando, almeno un po', dalle tossine accumulate in questi mesi e che mi hanno abbruttito corpo e anima.
lontana da quel luogo che è diventato veleno per il mio sentire e il mio pensare
mi nutro delle scemeggiate pre adolescenziali dei mie figli grandi,
della morbida tenerezza del piccolo,
delle sue gioie incontenibili e anche dei suoi sorprendenti furori,
di sonnellini stretti in abbracci che proteggono,
di letture, film, dolcetti,
di famiglia,
di musica nuova e vecchia,
di parole pensate e scritte, da me o per me.
e intanto aspetto l'anno che verrà.
senza il coraggio di sperare niente,
censurando ottimismi e pessimismi,
ancorata al vuoto di questi giorni che è lusso rigenerante e prezioso.
poi si vedrà.
(forse la rivoluzione?)
shhhhh