Spike Lee illustra la seconda guerra mondiale con la storia di quattro soldati di colore stanziati nella parte toscana della Linea Gotica.
Titolo: Miracolo a Sant’Anna
Cast: Derek Luke, Michael Ealy, Laz Alonso, Omar Benson Miller, Pierfrancesco Favino, John Turturro, Joseph Gordon-Levitt, Luigi Lo Cascio
Regia: Spike Lee
Protagonisti: Militari, Bambini
Materia: Guerra, Razzismo
Energia: Aiutare il Prossimo, Combattimenti, Ricongiungimento
Spazio: New York, Toscana
Tempo: Seconda guerra mondiale, Anni 80
Da un omicidio a New York partono le indagini su un ex militare decorato durante la seconda guerra mondiale emerge la storia raccontata in flashback.
La sua compagnia fatta di soldati di colore è nella valle del Serchio subito dopo la strage di S’Anna di Stazzema.
Uno di questi soldati trova un orfano e decide di portarlo con se fino al paesino sui monti prima di proseguire.
In paese la situazione non è bella per i pochi rimasti, donne anziani e bambini, tra stenti e la lotta fratricida tra partigiani, fascisti ed ex fascisti, con i tedeschi a valle che stanno per contrattaccare e le voci di ogni genere che alimentano la paura e la diffidenza verso chiunque.
Tra razzismo sopito e la voglia di dimostrare l’uguaglianza questi uomini decidono di rimanere in paese a difenderne gli abitanti contro gli ordini “bianchi”.
Film di guerra atipico, non centrato sulla tristemente celebre strage di S’Anna di Stazzema, ma su un bambino salvato dalla guerra e alcuni elementi come razzismo, uguaglianza, il tutto con un tocco di misticismo.
Il risultato finale è un film diviso a comparti a volte toccanti e su cui riflettere, ma che ci costringe a saltare da una parte all’altra facendoci perdere il filo e la tensione.
Pensato male!
Voto Finale: Debole
Frase del film: Mi vergogno di sentirmi piu libero in un paese straniero che a casa mia.