Titolo: Miriam e la geometria
Autore: Luisa Grosso
Editore: et al. Edizioni
Anno: 2012
Negli ultimi tempi mi capita sempre più spesso di essere piacevolmente sorpresa delle piccole o neonate case editrici:quasi tutte le volte mi stupiscono l'alta qualità e l'attenzione dedicata soprattutto agli autori esordienti.
Edito dalla giovane Et al. Edizioni, non fa eccezione Miriam e la geometria, di Luisa Grosso. Un romanzo d'esordio, anche se si stenta a crederlo per la maturità tecnica e stilistica, la difficoltà dei temi trattati (la vita,la morte,l'amore,il sacrificio), la sconcertante naturalezza con cui vengono affrontati.
E' un romanzo con una struttura geometrica: 12 racconti che si sviluppano in 4 situazioni diverse e 4 luoghi diversi: il Salento, Bologna, Londra e un viaggio dalle Langhe in Portogallo. Ciascuno con una diversa voce narrante(tranne Miriam che torna 4 volte, in ognuno dei luoghi), ciascuno con una sua compiutezza. Ma tutti insieme raccontano una sola storia, quella di Miriam, una donna ancora giovane, bella ed estremamente vitale, con 2 figlie e un marito ridotto allo stato vegetale a causa di un tragico incidente.
E' il racconto di un'estate, quella in cui tutto cambia, quella in cui Miriam si trova a dover affrontare i suoi demoni e a fare delle scelte. Quasi un romanzo di formazione alla scoperta dell'amore, verso se stessi prima che verso gli altri, il tutto retto da una scrittura leggera ma potente e priva di retorica. Un libro intenso che spinge a riflettere.
Voto i-LIBRI: