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#Miritorniinmente: Ricardo Oliveira

Creato il 16 dicembre 2015 da Agentianonimi

https://www.youtube.com/watch?v=qCXaAucgtDY

Per il secondo appuntamento della rubrica #MiRitorniInMente, oggi vi parleremo delle avventure calcistiche di Ricardo Oliveira, arrivato in Italia al Milan con la fama di top-player senza però riuscire a scaldare il cuore dei tifosi rossoneri.
Ricardo Oliveira è nato a San Paolo (Brasile) il 6 maggio 1980 e ha iniziato la sua carriera calcistica nella squadra brasiliana del Portuguesa nel 2000, per poi passare al Santos nel 2002 e con questa maglia nel 2003 è stato capocannoniere della Coppa Libertadores.
Nello stesso 2003 il giocatore brasiliano inizia la sua avventura nel calcio europeo, approdando nella squadra spagnola del Valencia, dove mette a segno 8 reti in 21 presenze. Nel corso della sua prima stagione in Europa, pur non brillando, raccoglie i primi titoli: il campionato e la Coppa Uefa.
Il contratto con il Valencia non viene però rinnovato e Ricardo  passa al Betis Siviglia, qui il brasiliano riesce finalmente a mettere in luce le sue doti, realizzando nella sua prima stagione in Andalusia 22 reti in 37 partite. A fine anno Oliveira sarà il miglior giocatore della sua squadra e classificandosi al terzo posto della classifica cannonieri, dietro a Forlan ed Eto’o, portando la sua squadra al 4° posto della classifica e alla vittoria nella Coppa del Re.

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Nel 2005 l’attaccante vince la Coppa America con il suo Brasile ma l’anno successivo la fortuna sembra girargli le spalle. Il brasiliano, nel corso di un incontro di Champions con il Chelsea, subisce un brutto infortunio al ginocchio, a seguito di uno scontro con Carvalho. A seguito di questo incidente Oliveira non ha la possibilità di disputare il mondiale 2006.

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Nell’aprile 2006 va in prestito al San Paolo, contribuendo alla conquista della finale della Coppa Libertadores, che però non può disputare perché il prestito era già scaduto. Il giocatore viene multato dal Betis perché rientrato in ritardo, proprio per il suo desiderio di partecipare alla finale della Coppa Libertadores.
In seguito altra multa salata, di 3 milioni di euro, per essersi sottoposto senza autorizzazione, alle visite mediche al Milan.
Al termine della sessione estiva del mercato 2006, Oliveira viene ingaggiato proprio da Galliani che, memore della sua prima stagione al Betis Siviglia, vede in lui l’erede di Schevcenko, e sborsa la cifra di 17 milioni di euro più il cartellino di Johann Vogel, centrocampista svizzero.
Il suo esordio in serie A con la maglia rossonera risale al 9 settembre 2006, nel corso della partita Milan – Lazio (2-1), Oliveira segna il secondo gol della sua squadra.
Il tecnico milanista Carlo Ancelotti non lo impiega però con continuità e al termine della stagione il numero sette si fermerà a quota 3 gol in 26 presenze in campionato e 2 reti in Coppa Italia.

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L’esperienza milanese del brasiliano si conclude nell’estate del 2007, dopo un solo anno, con il suo trasferimento, per 2 milioni di euro, al Real Saragozza, in prestito con diritto di riscatto; qui Oliveira riprende ad andare in gol con continuità, realizzando 18 reti. Gol che però non basteranno per evitare la retrocessione in seconda divisione.
La squadra spagnola decide di esercitare il diritto di riscatto, versando gli 11 milioni concordati con il Milan.
Oliveira si trasforma in giramondo: a inizio 2009 ritorna al Betis Siviglia, nel luglio dello stesso anno passa all’ Al-Jazira di Abu-Dhabi per passare poi all’Al-Wasl, aggiudicandosi nel 2012 il titolo di miglior giocatore straniero in Asia.

https://www.youtube.com/watch?v=sJDKmw8fog0

Dopo 5 anni passati negli Emirati, dal gennaio 2015 ritorna in Brasile al Santos, riemergendo dall’oblio, grazie alle 36 reti messe a segno in 56 presenze, numeri che gli hanno consentito di ritornare a vestire la maglia verde-oro della nazionale brasiliana, dopo 8 anni e mezzo.
Chi di voi sapeva che fine avesse fatto la meteora Ricardo Oliveira?


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