PC - PS4 - Xbox One
Livello di Attesa8.33
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Genere: Azione, Piattaforma
Sviluppatore: DICE
Produttore: Electronic Arts
Distributore: Electronic Arts
Lingua: Italiano
Giocatori: 1
Data di uscita: TBA
Correva l’anno 2007 quando per la prima volta venne annunciato al pubblico uno dei giochi che per primi fecero da linea di confine tra videogame “old gen” e videogame “next gen”. A luglio di quell’anno, DICE mostrò uno dei videogame più amati nel genere azione-avventura e dopo solo un anno di distanza dall’annuncio, Faith Connors, l’eroina del gioco in questione, era pronta a saltare, correre e scivolare sulle nostre console casalinghe e PC. Accolto bene dalla critica, fu stranamente ignorato dalla maggior parte dei videogiocatori di quell’epoca, essendo Mirror’s Edge un videogame “anomalo”, che mischiava un platform game ad enigmi ambientali, molto semplici, con una grafica in prima persona e pochissime fasi shooter, tanto in voga in quel momento e, ammettiamolo, anche ora. Le vendite non raggiunsero un livello sufficiente di incassi, ma dopo qualche anno, forse per la raggiunta maturità dei giocatori che avevano ignorato una perla come Mirror’s Edge, furono vendute un numero considerevole di copie, facendo ricredere i ragazzi di DICE che svilupparono immediatamente una sorta di spin-off per dispositivi portatili, che sbarcò su numerosi smartphone rendendo ancora più conosciuto il prodotto.
Nel frattempo, è cambiato tanto nel mondo videoludico, alcuni giocatori sono cresciuti e maturati e sono stati realizzati nuovi modi di vedere i videogame. Per alcuni sviluppatori realizzare un videogioco è come disegnare su una tela bianca, pronta a riempirsi di meraviglie, e i ragazzi di DICE durante l’E3 2013 hanno mostrato il reboot di Mirror’s Edge. Dopo un anno dal suo primo video di debutto, ecco giungere informazioni sul nuovo mondo di Faith e sui cambiamenti apportati al titolo.
UN BALZO IN AVANTIFacciamo un passo indietro prima di parlare delle ultime novità che DICE ha annunciato. Mirror’s Edge è un videogame particolare, contenente fasi estrapolate da numerosi generi videoludici, rese alla perfezione in un prodotto che ha davvero molto da offrire in quelle poche ore di gioco. Moltissimi sono i pregi e pochi i difetti, che sfortunatamente, come spesso accade in molti casi, rendono il gioco famoso. Spesso si sente parlare della scarsa performance della doppiatrice/attrice Asia Argento, che nel primo titolo ha prestato la sua voce a Faith. Voce che avrebbe potuto benissimo tenersi per sé, senza rovinare un quadro altrimenti perfetto di divertimento e azione. Ciò rese Mirror’s Edge famoso anche ai meno informati che lo denigrarono solo per questa unica grinza, senza contare la moltitudine di pregi.
La trama di Mirror’s Edge è molto lineare, come l’azione in generale. Il gioco è ambientato in una metropoli messa sotto scacco da un’associazione di politici e multinazionali che rendono schiava la popolazione, controllando ogni singolo dato ed informazione. In cambio di questa sottomissione, la popolazione vive in una città pulita, asettica e in apparenza senza crimine. Tutto cambia quando un gruppo di anarchici chiamati Runners, di cui Faith fa parte, diventano i corrieri che trasportano informazioni sensibili da un luogo all’altro senza essere soggetti a censure o limitazioni (sempre che non vengano uccisi e derubati dalle stesse associazioni che tengono soggiogati gli abitanti della città). La vita di Faith è un continuo correre e nascondersi, aiutata da pochissimi amici che le rendono la vita più facile, fornendole informazioni utili sui lavori e i punti di entrata e di uscita dalla città, così da fuggire dalla milizia che le dà la caccia. Ma questo modo di vivere è fragile e a Faith basta trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato per essere considerata la criminale numero uno dell’intera giungla di cemento bianco. Un giorno, durante una delle più normali missioni di trasporto, scopre che la sorella, Kate, resa “schiava” del sistema è stata incastrata e accusata di un crimine che non ha commesso. Toccherà alla nostra eroina riuscire a riscattare l’onore della sorella e riportare giustizia lì dove c’è un gigantesco complotto atto a rendere prigioniera Faith.
Come già detto sopra, le meccaniche di gioco sono molto semplici, si tratterà per lo più di correre e affrontare percorsi ad ostacoli. E con “percorsi ad ostacoli” intendiamo palazzi distanti, da raggiungere con l’ausilio di strumenti, piattaforme, braccia meccaniche, gru e passerelle improvvisate, sempre visibili grazie ai colori accesi che li renderanno impossibili da non vedere nell’insieme bianco latte dello scenario di gioco; i colori in questione saranno il giallo, il rosso, il blu, il nero. Il ritmo di gioco è serrato, di rado avremo tempo di pensare alla nostra prossima mossa e la prospettiva in prima persona non ci renderà le cose facili, rendendo la nostra visione d’insieme limitata e mai sufficiente per riuscire a scampare ai pericoli ambientali e alla milizia che ci darà la caccia sui tetti e nelle strade urbane. I combattimenti sono un misto di arti marziali e di brevi fasi shooter, tutto sempre attorniato dal senso di pericolo e precarietà che ci terrà tesi per tutto il prosieguo dell’avventura. Sfortunatamente non si tratta di un gioco molto aperto a quest secondarie, di questo i giocatori si lamentarono non poco, ma pare che DICE abbia preso in serissima considerazione queste lamentele e che nel reboot Faith avrà la capacità di percorrere più strade per raggiungere il traguardo della missione, oltre che portare a termine un numero considerevole di quest secondarie. Lo sviluppatore ha reso anche noto che nel reboot di Mirror’s Edge l’azione sarà parte fondamentale del gameplay pur mantenendo le medesime fasi di corsa e FPS, bilanciandole per non rendere il gioco un FPS come tanti.
Graficamente il gioco utilizzava l’Unreal Engine 3, nel nuovo titolo gli sviluppatori hanno mantenuto lo stesso stile asettico del predecessore, implementano ed evolvendo il tutto col Frostbite Engine, sviluppato appunto da DICE. Ci sono state promesse più ore di gioco, più azione e maggiore libertà di movimento, questo ci alletta non poco, ma sappiamo ancora pochissimo su quello che potrebbe essere uno dei migliori titoli finora annunciati per next gen. Nulla è stato detto sulle fasi online, tuttavia speriamo che esse si mantengano in tutta la loro semplicità e migliorate, magari aggiungendo più sfide al pacchetto.
IN CONCLUSIONEAzione, velocità, combattimento e trama coinvolgente in un mondo futuristico, ma che rappresenta un problema che forse già è vivo nelle nostre città. Insomma, all'epoca, i ragazzi di DICE avevano avuto davvero una bella idea, realizzata molto bene ma poco sponsorizzata. Questa volta le carte in tavola sono cambiate e proporre un titolo simile ad una generazione come la nostra, dove gli FPS la fanno da padrona e non c'è spazio per nuove idee, è una sfida ancora più complessa da portare a termine, anche se già dall'annuncio di questo reboot moltissimi si sono mobilitati nel web per riempire i vuoti della loro cultura videoludica. Non vogliamo parlare di un "capolavoro annunciato" ma sicuramente il nuovo lavoro di DICE farà parlare molto di sé e coinvolgerà ancora più giocatori di quelli che amarono le passate avventure di Faith. Attendiamo buone nuove, ma fino a quel momento e fino all'annuncio della data di rilascio del titolo, restate sulle nostre pagine per nuovi aggiornamenti.