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Mis Maletas y Yo..

Creato il 04 aprile 2010 da Nicolcurini

Ci sono comportamenti e atteggiamenti che come un rituale, ognuno di noi, consciamente o incosciamente, compie. Comportamenti che diventano una forma di dipendenza, hanno la funzione di "valvola" per far uscire pressione interna che si accumula giornalmente, senza questi si scoppierebbe. Tali comportamenti, da semplice autodifesa-antiscoppio, diventano abitudinari nella vita di una persona. Chi si tocca i capelli, chi va a fare shopping, chi apre il frigo, chi tradisce, e chi, come me, fa la valigia e cambia aria.
Sto impacchettando le ultime cose.
Ormai sono meglio di Mary Poppins, schiocco le dita e rapidamente, con gesti automatici, faccio le valigie.
Gli stessi gesti in anni diversi, io in eta' diverse, piegando vestiti diversi che si son persi negli anni, valigie che si sono susseguite nella loro ineusaribile funzione, da citta' a citta', sempre tragitti diversi e mai uno ripetuto, neanche al contrario. Mai un ritorno, sempre una nuova andata, una un po piu' in la'. Un impacchettare che e' sempre melanconico, cambi fatti rapidamente o progettati con tempo, con l'aiuto di qualcuno o sola, in inverno o in estate, con lacrime agli occhi o piena di entusiasmo per il cambiamento. Ma tutti con lo stesso sapore agrodolce.
Cambio ancora, per la millesima volta cambio, un nuovo letto, una nuova porta e una nuova finestra, nuova gente, i miei passi faranno un rumore diverso quando tornero' a casa, quanti posti diversi e ora cosi estranei ho chiamato casa.
Ora lascio la casa in Nuova Zelanda, e in poco tempo Australia, Melbourne.
Quello che fa piu' male? vedere la propria vita in una valigia che non sara' mai sufficiente grande per contenere quello che si ha accumulato in anni. Disfarsi delle cose materiali dicono che abbia un effetto purificatorio, e' come uscire da un guscio o cambiare pelle, shakerare il sederino come Trilly, sistemarsi i capelli, e dirsi: ricominciamo.
Ora facciamo le valigie...

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