QUANDO la tua bambina per la festa di compleanno ti domanda se l’aiuti a preparare un pranzo placè al posto della solita festicciola, capisci che è cresciuta. E’ donna!
E’ cresciuta con te, apprendendo l’amore per la cucina, per il convivio, e per la tavola decorata.
Mi ha chiesto di darle una mano ad arredare il terrazzo, a preparare la tavola. ” Come fai sempre tu mamma, niente di complicato, una cosa messa lì…all’ultimo momento!”
Settembre, campagna, cascina, terrazzo con una finestra sul bosco.
Da noi in questa stagione il verde è il colore predominante, lavorerò su quello!
Ho pensato alle mie tovaglie in juta, ai piatti in vetro, ai bicchieri con le apine e al luppolo.
Humulus lupulus …è proprio lì a portata di mano, nel bosco oltre la siepe informale.
Pianta spontanea perenne, la si trova lungo i corsi d’acqua e ai margini del bosco, in terreni fertili e freschi. Il luppolo lo si scorge alla fine dell’estate, quando i coni verde chiaro – i fiori – appaiono sulla pianta spiccando nella vegetazione. Vigoroso rampicante, si arrampica sugli alberi per mezzo di lunghi fusti fino ad arrivare ad una altezza di 6/7 metri. Lo trovate aggrovigliato in luoghi dove il sole lo riscalda.
E’ usato e apprezzato da sempre per il processo produttivo della birra.
Ho reciso alcuni fusti, non tanto lunghi, – troppo alti per me -, utilizzando le cesoie e indossando dei guanti. I suoi rami sono ruvidi per vie delle minute spine che utilizza per affrancarsi ai grandi alberi.
Ai rami ho tolto le foglie cuoriformi, e ho circondato ogni piatto con una ghirlanda formata dai tralci del luppolo. Al centro del tavolo ho completato la mise en place con spighe di Liriope muscari.
Ore 13: tutto pronto!!!
Siete curiosi di sapere il menu?