Misery non deve Morire

Da Gloutchov
Questo film mi mette i brividi. Non c'è niente da fare. Misery non deve morire è un vero capolavoro. Katy Bates è perfetta, con quel suo viso rotondo che ispira fiducia, con quegli scatti d'ira che farebbero intimidire pure un Grizzly, con la pacatezza con cui esegue le peggiori nefandezze. Bravissimo James Caan, nei ruoli dello scrittore introverso, affabile, gentile.
Tutto ruota intorno a un personaggio seriale. Molti scrittori di successo ne hanno uno, anche qui in Italia. Se un personaggio piace, allora conviene continuare a scrivere di quel personaggio. Ma che succede se, alla lunga, ne si diventa schiavi? Si potrebbe tentare di compiere un taglio netto. Farlo morire e chiudere la saga. Be'... Se proprio questa è la vostra intenzione, evitate di andare in giro durante una tempesta di neve, evitate di fare un incidente, evitate di farvi salvare da una gentile ex-infermiera vostra fan sfegatata... ma soprattutto evitate di fare tutto ciò in prossimità dell'uscita del vostro nuovo libro, quello dove il personaggio muore.
Di questo film, il momento topico, la scena che ancora oggi non riesco a guardare senza sentirmi... ferito, è quella in cui Annie Wilkies mette un ciocco di legno tra le caviglie di Paul, e con una mazza da 5 kg sferra un bel colpo su entrambe le sue caviglie. Non c'è niente da fare... è più forte di me... so che sta per succedere, sono preparato, ho visto il film decine di volte, ma quando vedo la mazza colpire la prima caviglia, il piede piegarsi come non dovrebbe, l'urlo dell'uomo... argh!
Davvero un bel film. Da affiancare (ovviamente) allo splendido romanzo di King, Misery. Da vedere assolutamente.

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