Magazine Cinema
Origine: UKAnno: 2013Episodi: 8
La trama (con parole mie): i ragazzi del Community service alle prese con i pro ed i contro dei poteri giunti con la tempesta che sconvolse il loro - e non solo - mondo un anno prima continuano il percorso che li porterà, infine, a lasciarsi per sempre alle spalle le tute arancioni con le quali hanno convissuto nel corso dei mesi più strani ed importanti delle loro vite. E mentre Rudy approfondisce il suo rapporto con Rudy due ed inizia una relazione con Jess, Finn conferma la sua posizione di sfigato cronico, mentre Abbey scopre la passione per le tartarughe ed Alex il barman deve fare i conti con la nuova missione di scopatore per emergenze legate ai poteri.
C'era una volta, qualche anno fa, un serial assolutamente innovativo che fu una vera e propria tempesta nel panorama offerto dal piccolo schermo, e che azzeccò due stagioni d'apertura a dir poco clamorose, che fecero gridare al miracolo l'intera blogosfera: con l'abbandono della sua indiscussa star, però, le cose non si misero bene, tanto che la terza e la quarta stagione non furono che la copia sbiadita delle due mirabolanti e già citate prime annate.
Fu dunque annunciata la quinta - e conclusiva - season quasi si volesse chiudere prima di svaccare completamente.
Una scelta che, onestamente, ho trovato decisamente sensata.
Perchè Misfits, orfano di tutti i suoi componenti originali, è riuscita - malgrado una sceneggiatura spesso e volentieri pessima - a chiudere i conti con il suo pubblico senza troppo sfigurare, di fatto presentandosi come un prodotto d'intrattenimento senza troppe pretese in grado di regalare, di tanto in tanto, perfino qualche perla.
E se Rudy, ormai veterano, fa del suo meglio in questo campo spalleggiato dallo sfigatissimo quanto divertente Finn, le vere star di questo addio sono senza dubbio Alex detto "handsome barman" e l'impareggiabile Probation worker, senza dubbio il charachter più riuscito dai tempi dell'indimenticato Nathan.
Le espressioni di furia e l'animo gay del suddetto - unite ad alcune performance sessuali ardite di Alex - hanno reso meno desolante l'uscita di scena di una proposta che soltanto tre anni fa entrava prepotentemente a far parte dell'immaginario collettivo del Saloon quasi si trattasse di una promessa potenzialmente in grado di raggiungere le vette dell'Olimpo delle serie tv: promessa senza dubbio non mantenuta, eppure non crollata miseramente - ma, forse, perchè in realtà il tracollo era già avvenuto - come è stato, ad esempio, per un altro nome illustre come Dexter.
Senza contare True blood.
Probabilmente, anzi, se gli autori si fossero concentrati maggiormente sullo script - evitando scivoloni come l'ignorare completamente il rapporto tra Abbey e la sua tartaruga Mark tornata umana, portato avanti per l'intera stagione e poi accantonato come se nulla fosse o l'imbarazzante per logica ultimo episodio - la chiusura si sarebbe rivelata perfino migliore delle due stagioni precedenti, nonchè unica a riuscire ad avvicinarsi in qualche modo ai fasti del passato.
Non sapremo mai se il peggioramento progressivo ed inesorabile della qualità di scrittura di questa proposta fu originato dalla sete di successo che colse chiunque vi avesse preso parte al principio, ma la sensazione è quella di uno studente che, presa coscienza delle sue potenzialità, abbia finito per sedersi sulle stesse lasciando libero sempre più raramente il suo talento: il Probation worker ed Alex ne sono la prova almeno quanto alcuni passaggi pericolosamente - e splendidamente - in bilico tra il trash ed il geniale, che fanno soltanto venir voglia di menare bottigliate come se piovessero a causa della grande occasione che si è sprecata con questi giovani disadattati in cerca di una collocazione per loro ed i bizzarri poteri che si portano dietro.
Ad ogni modo, è tardi per recriminare, dunque, fosse anche solo per affetto, saluto con un brindisi e qualche battutaccia - possibilmente volgare - i giovani in arancione, che nel bene e nel male hanno saputo prendersi una bella fetta d'attenzione in questi anni, anche se, a conti fatti, le delusioni sono state ben più consistenti delle soddisfazioni ed il talento non è stato certamente all'altezza dell'ambizione - almeno inizialmente - espressa.
MrFord
"The conversating
this place is heaven
I put on lipstick
the price is what?"
The Rapture - "Echoes" -
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